Bagno rifatto in tre giorni

Bagno rifatto in tre giorni… attenti alle truffe

Avere il bagno nuovo rifatto in tre giorni è possibile? Ho assistito ora ad un noto programma televisivo dedicato ad alcune famigerate imprese che garantiscono che in appena tre giorni sono in grado di ristrutturare il bagno. Molti ci credono per poi rimanere delusi dei pessimi risultati, cosa posso fare io quindi per contrastare questo malcostume? Posso citare espressamente le imprese che promettono il bagno nuovo in tre giorni? Anche volendo non me lo posso proprio permettere, tuttavia posso andare ad illustrare i motivi per i quali in tre giorni è impossibile ristrutturare un bagno completo con buoni risultati.

come abbiamo ristrutturato il bagno
Fase di cantiere: demolizione completa del bagno e realizzazione di un piatto doccia filo pavimento, spostamento dei sanitari e scaldasalviette, creazione di una spalletta di contenimento del mobile lavabo

Rifare il bagno in tre giorni: Giorno 1

Andiamo ad analizzare giorno per giorno il processo di ristrutturazione di un bagno.
Stiamo parlando della ristrutturazione di un bagno normale, senza  opere  particolari come vasca in muratura, piatto doccia a filo pavimento, mobile lavabo in muratura, ai quali ho già dedicato degli articoli.
Il primo giorno si dedica alla demolizione del bagno esistente. Si elimineranno i sanitari, i rivestimenti, i pavimenti. Diciamo che la mattinata si dedica alla copertura di tutte le parti comuni che si dovranno attraversare con le macerie da portare in discarica (e sono tante fidatevi, per un bagno di 6 metri quadri ci vogliono anche due viaggi di camioncino). In caso non fosse possibile utilizzare l’ascensore bisogna per forza montare l’argano, quindi levare la finestra, montarlo, coprire con teli o comunque transennare in cortile.
Se queste operazione non verranno fatte a dovere, i vicini si lamenteranno, sicuro come l’oro!

C’è poi la questione polvere. Avete presente la quantità di polvere che si alza demolendo un bagno? Se non ci siete mai passati, sappiate che è fondamentale sigillare con teli in plastichina e nastro adesivo tutte le porte delle stanze confinanti e coprire bene i mobili, ogni tipo di imbottito, come divani, poltrone…
Non farlo significa accettare di dover convivere con tanta tanta polvere in futuro.

Rifare il bagno in tre giorni: Giorno 2

Basta un solo giorno per preparare, coprire, demolire, portare via e mantenere pulito? Se la mattina si passa con i preparativi, dando anche l’opportuna assistenza all’idraulico che dovrà abbassare l’impianto o comunque chiuderlo perchè è necessario spostare uno scaldasalviette, basta il pomeriggo per demolire tutto, portar via e ripulire?
Direi proprio di no.
E non immaginatevi cantieri faraonici con gente che va, gente che viene, ognuno indaffarato ad eseguire rapido e bene il proprio compito. Ristrutturare un bagno in tre giorni comporta sempre al massimo tre persone: un idraulico, due muratori.
Stiamo parlando di un bagno comune ci possono stare più di tre persone a lavorare in 6 metri quadri?
Il secondo giorno si trascorre demolendo e pulendo, anche perchè come dicevo, i viaggi in discarica sono almeno due, considerando i rottami metallici degli impianti, il cartongesso in caso…quindi bisogna anche calcolare il tempo che al meno un muratore trascorrerà fuori dal cantiere.

Rifare il bagno in tre giorni: Giorno 3

Finalmente si può partire a predisporre il nuovo impianto…dicevamo rifare il bagno in tre giorni, quindi si presuppone si debba sostituire l’impianto. Non farlo è un peccato, anche perchè è giusto metterci le mani una volta che si rompe. Per far arrivare l’acqua calda in bagno o ci si attacca all’impianto esistente, o per andare sul sicuro si parte con una nuova tratta direttamente dallo scaldabagno (se non si vuole rompere a terra si può sempre andare a soffitto studiando qualche soluzione per non compromettere il risultato da un punto di vista estetico (ribassamenti in cartongesso, finte travi…)
Il giorno tre l’idraulico lo trascorre posando il nuovo impianto e i muratori lo assistono per l’apertura delle tracce e le pose (vasca da bagno, piatto doccia, vaschetta wc, miscelatori incassati…) Se poi si vogliono spostare i sanitari qualche ora in più ci vuole.

Rifare il bagno in tre giorni: Giorno 4

Il cantiere procede bene, intoppi non ce ne sono stati, ma quanto giorni sono passati? Abbiamo iniziato lunedì e già siamo al giovedì!
Bisogna darsi da fare, correre, chiudiamo le tracce quindi, prepariamo le pareti perchè i nuovi rivestimenti siano in bolla e perfettamente lisci, rasiamo qua e là se necessario, muriamo le scatolette per quelle due prese in più che fanno comodo per l’asciugacapelli e il rasoio elettrico.  Come è possibile un bagno rifatto in tre giorni se ancora dobbiamo cominciare a piastrellare?
Nel pomeriggio di giovedì cominciamo a piastrellare il pavimento, poi fino all’indomani che nessuno cammini sopra le piastrelle perchè la colla deve avere il tempo di asciugare!

Rifare il bagno in tre giorni: Giorno 5

Il pavimento è fatto, ora mancano solamente le pareti. Che tipo di piastrelle bisogna posare? Piastrelle esagonali? Mosaico? Effetto muretto a secco? Scordatevi di terminare in un giorno!
La quantità di tagliate (dicesi tagliate le piastrelle da tagliare per il fatto che non ci stanno intere), comporta una discreta quantità di tempo, soprattutto nelle zone dei sanitari, dove bisogna aprire dei buchi per lo scarico e il carico dell’acqua, la calda e la fredda. Poi ci sono i buchi dello scaldasalviette, delle prese elettriche, della luce dello specchio, della lavatrice….
Tutti questi tagli si fanno con il flessibile, provocando tanta polvere. Bisogna quindi una volta terminato dedicare il tempo opportuno per ripulire.

Rifare il bagno in tre giorni: Giorno 6

Siamo arrivati al sabato, la mattina la maggior parte delle imprese lavorano, ma il pomeriggio è difficile, e poi che direbbero i vicini? Vogliamo proprio che si vengano a lamentare in coro?  Meglio aspettare lunedi non credete? E poi manca poco, ancora qualche sacrificio.

Rifare il bagno in tre giorni: Giorno 8

È lunedi e insomma, non la voglio fare tanto lunga, tanto il senso l’avrete capito: un bagno rifatto in tre giorni è semplicemente sinonimo di cattiva qualità del lavoro e presa in giro, di truffa insomma!
Oggi lo dedichiamo alla stuccatura delle fughe delle piastrelle, alla posa dei sanitari e all’imbiancatura del soffitto, ad una passata di silicone verniciabile nei punti di cambio materiale.
L’attenzione alle finiture è il segreto nella riuscita di un cantiere, di qualsiasi natura questo sia. E poi bisogna posare la porta di ingresso tolta per rifare i rivestimenti, inserire la battutina metallica tra le pavimentazioni, la nuova e la vecchia….
Cose da fare non ne mancano; meglio tornare domani con la luce del sole.

Rifare il bagno in tre giorni: Giorno 9

Abbiamo cominciato il bagno lunedì scorso e oggi è martedi, l’impresa può rifinire gli ultimi aspetti e congedarsi, sicura che il cliente sarà soddisfatto del lavoro svolto. Sono serviti nove giorni, contro i tre che alcune imprese promettono e ci siamo limitati a descrivere un caso semplice di rifacimento completo di un bagno.

Se poi consideriamo che un pomeriggio è buona norma recarsi con l’impresa nello showroom del fornitore per vedere e soprattutto toccare con mano i materiali che si andranno a posare, i tempi si allungano.
L’importante però è sempre raggiungere il risultato. Risultato che non deve essere un bagno rifatto in tre giorni, ma un bagno rifatto bene! Occhio alle truffe quindi, e diffidate da chi promette miracoli, anche se avete fretta, se avete bimbi piccoli, se siete anziani. Diffidate da questi soggetti,  e se ormai è troppo tardi e ci siete cascati,  denunciateli o almeno commentate qui sotto, sarete sicuramente di aiuto per qualcuno.

Rifare il bagno in tre giorni, la truffa e il metodo dell’acconto.

A sentire le condizioni di pagamento proposte si può pensare di andare sul sicuro rivolgendosi ad un’impresa che assicura di rifare il bagno in appena tre giorni.
Tuttavia, proprio quando l’acconto è contenuto bisogna drizzare le orecchie.
Se l’impresa si accontenta di un acconto di poche centinaia di euro a fronte di una spesa di anche di 7000 -8000 euro bisogna chiedersi: se qualcosa non va si può decidere poi di non saldare il conto?
Purtroppo non funziona così;  un acconto basso non tutela i clienti, ma l’impresa.
Bisogna considerare infatti che una volta che il bagno è demolito il cliente è ricattabile. Quindi o si accettano le condizioni imposte oppure l’impresa se ne va e il cliente si ritrova con il bagno demolito.
Come fare quindi per tutelarsi da questo tipo di truffe? Un consiglio è di farsi specificare bene quali materiali l’impresa poserà, marca, modello e costi, e nel caso sorgano degli extra improvvisi, farseli quantificare prima di eseguire il lavoro.

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Informazioni su Arch. Luca Maioli

Architetto specializzato in Conservazione del Patrimonio Architettonico ha collaborato con studi di architettura a Milano, Roma e presso l'Instituto de Restauración del Patrimonio (IRP) a Valencia in Spagna, per la quale ha seguito diverse pubblicazioni circa le tecniche premoderne. Dal 2010 con l'accreditata Agenzia CasaClima matura un sempre maggiore interesse per la sostenibilità energetica e ambientale. Attualmente da libero professionista collabora con varie imprese artigiane nella progettazione e ristrutturazione di immobili e cura le pubblicazioni di Lacasapensata.

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