Come fare una comunicazione inizio lavori asseverata
Il caso di una fusione tra due appartamenti
Riuscire ad acquistare un appartamento confinante con il proprio è il sogno di quanti allargano la propria famiglia o semplicemente vogliono qualche stanza in più senza dover lasciare la propria casa o addirittura il proprio quartiere.
Il signora A. era riuscito ad acquistare un appartamento vicino al proprio e quando ci ha contattati si stava domandando se fosse necessaria una comunicazione inizio lavori asseverata per procedere con la fusione tra i due appartamenti.
Le posizioni della cucina e del bagno sarebbero rimaste inalterate, solo occorreva aprire un passaggio tra i due appartamenti confinanti e fonderli in un unico immobile.
i vantaggi della fusione erano molteplici: Il signor A. intanto aveva a disposizione un appartamento più grande per offrire ai frequenti ospiti e figli ben due stanze in più. In futuro la fusione tra appartamenti avrebbe invece dato la possibilità al signor A. di aprire un bed&breakfast.
Cosa allegare alla comunicazione inizio lavori
La pratica necessaria per poter iniziare i lavori ed unire i due appartamenti in questo caso era proprio una comunicazione inizio lavori asseverata, comunemente chiamata CILA.
La comunicazione inizio lavori consiste in una serie di moduli compilati da un professionista abilitato e nella città di Milano consistono in:
- Modulo di Comunicazione Inizio lavori asseverata (CILA) scaricabile da internet nella sezione “Interventi edilizi Minori” della pagina del Comune di Milano (se l’immobile appartiene ad altri comuni ovviamente bisogna fare riferimento ai relativi siti internet.
- Allegati grafici alla comunicazione di inizio lavori, che consistono in una planimetria dello stato di fatto, una planimetria del progetto previsto e uno schema con indicate le demolizione e le costruzioni. Oltre alle planimetrie vanno rappresentate delle sezioni significative, uno stralcio del PGT e la tabella dei rapporti aeroilluminanti.
- DURC delle imprese incaricate. Il DURC consiste in un Documento Unico di Regolarità Contributiva e attesta che l’impresa incaricata è in regola e abilitata ad eseguire un determinato lavoro.
- Permesso condominiale da allegare alla comunicazione inizio lavori.
Nel caso l’intervento riguardi una parte visibile dall’esterno che possa alterare l’estetica dell’edificio, occorre presentare una delibera del condominio nel quale sia chiaro il consenso a procedere. - Modulo direttiva alluvioni da allegare alla comunicazione inizio lavori.
In determinate zone a rischio inondazione (nello specifico le zone 2,3,4,8,9 all’interno del comune di Milano), è necessario compilare un apposito modulo in cui si dichiari che l’immobile in oggetto non è a rischio. - Documenti del proprietario dell’immobile o autorizzazione di quest’ultimo ad eseguire quanto riportato nella comunicazione inizio lavori.
- Autorizzazione paesaggistica, nel caso l’immobile rientri in ambito vincolato
Quali costi per una comunicazione inizio lavori
Sempre che la presentazione della comunicazione sia anteriore o contemporanea alla data di inizio lavori, il protocollo di una comunicazione inizio lavori generalmente non prevede costi a Milano, tuttavia in alcuni comuni limitrofi è necessario saldare al momento della presentazione e protocollo una determinata quota.
Ad esempio nel comune di San Donato Milanese presentare una CILA costa 100 euro.
Quali sanzioni per una CILA tardiva
Le sanzioni per una CILA tardiva dipendono dalla data di inizio lavori: in caso di lavori ancora in corso la sanzione è di 333 Euro, mentre in caso di lavori ultimati da tempo la sanzione corrisponde a 1000 Euro. Sul sito del comune di Milano è possibile scaricare il bollettino necessario per il pagamento della sanzione, pagamento che deve essere fatto prima della presentazione della CILA .
Ovviamente in caso di Comunicazione Inizio lavori a lavori ultimati non è necessario indicare nessuna impresa.
Generalmente si presenta questo tipo di comunicazioni quando è necessario sanare un abuso edilizio prima di un aggiornamento catastale.
Una volta uniti due appartamenti… serve l’aggiornamento catastale
Alla fusione di due immobili deve seguire obbligatoriamente il relativo aggiornamento catastale. L’aggiornamento catastale è necessario per determinare la nuova rendita catastale, dato fondamentale per il pagamento dell’ IMU.
Se poi l’immobile in questione è considerata abitazione principale, con la normativa vigente la fusione tra i due appartamenti converrà al proprietario in quanto non dovrà corrispondere l’IMU relativo alla seconda casa.
L’aggiornamento catastale va fatto quindi in seguito alla comunicazione di inizio lavori e consisterà nella soppressione di due subalterni per andare a costituirne uno nuovo.
Un modo rapido per riconoscere se un subalterno è di recente formazione è la numerazione: qualunque sia il foglio e mappale, i subalterni nuovi partono dal numero 701.
Se serve la consulenza di un architetto per la ristrutturazione della tua casa o della tua attività, chiedi un preventivo allo studio Lacasapensata.