detrazioni per ristrutturare casa

Detrazioni per ristrutturare casa

Quali detrazioni per ristrutturare casa sono previste nel 2020

Tutte le informazioni riguardanti le detrazioni per ristrutturare casa sono contenute nelle guide che l’Agenzia delle Entrate puntualmente pubblica ogni anno.
Questo articolo ovviamente non vuole sostituire la guida, che è il solo organo ufficiale a rilasciare informazioni, ma ha lo scopo di riassumere e semplificarne la lettura.

La casa è un bene di primaria importanza!


Come risaputo le agevolazioni fiscali dedicate alle ristrutturazioni edilizie costituiscono una valido incentivo verso chi vuole rinnovare la propria casa.
Le detrazioni fiscali sono risultate essere di grosso aiuto, non solo per risollevare un settore in difficoltà e riattivare l’economia, ma anche e per consentire a molti di migliorare la propria qualità di vita.
Mai come ora infatti, reclusi a causa di un virus che ha immobilizzato mezzo mondo, la casa è considerata di fondamentale importanza, e il semplice fatto di potersi permettere di vivere in un ambiente sano e piacevole è l’unica sicurezza che abbiamo.

Quali sono le principali detrazioni per ristrutturare casa


Questo articolo non vuole essere una guida alle agevolazioni fiscali, come detto il sito dell’Agenzia delle Entrate ogni anno pubblica un documento molto chiaro e sarebbe superfluo scendere nel dettaglio. Per approfondire qui ci sono le guide ufficiali del 2020.
In questo articolo mi limiterò solamente a presentare le principali detrazioni fiscali per ristrutturare casa:

TIPOLOGIA  DETRAZIONE RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA IMPORTO  LIMITE DI SPESA
RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO  50% 96.000 €
BONUS MOBILI 50% 10.000 €
BONUS FACCIATE 90%  senza limite

ECOBONUS   Impianti – Serramenti

Indici prestazione energetica elevati su parti comuni

Con riduzione rischio sismico di 1-2 classi

65% – 50%

70-75%

80-85%

30.000 €

40.000 €

136.000 €

BONUS VERDE 36% 5.000 € /cad
BARRIERE ARCHITETTONICHE 50% 96.000 €

SISMA BONUS 

Riduzione rischio sismico di 1-2 classi 

Lavori eseguiti su parti comuni

50%

70 – 75%

80 – 85%

96.000 €
  • Agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio

In questa fetta rientrano la maggior parte dei casi: si tratta delle più comuni detrazioni per ristrutturare casa.
Queste si dividono in agevolazioni per “manutenzione straordinaria” , agevolazioni per “manutenzione ordinaria” e infine agevolazioni per “restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia” .
Confusi? Facciamo un pò di chiarezza

Quali lavori sono compresi nel recupero del patrimonio edilizio

Per intenderci, utilizzando un linguaggio comune a tutti, le manutenzioni straordinarie corrispondono alle ristrutturazioni integrali dei singoli appartamenti, comprensive del rifacimento degli impianti e dello spostamenti dei muri interni.
Sono rivolte ai singoli proprietari e coprono il 50% dell’importo dei lavori con limite di spesa.

Leggi QUI se interessa una comunicazione inizio lavori per lavori di manutenzione straordinaria a Pavia o a Milano.

Le manutenzioni ordinarie, ad esempio un cambio di pavimentazione o una tinteggiatura, sono considerate invece opere minori e sono ammesse solamente se a richiederle non è il singolo proprietario, ma l’amministratore di condominio.
Sono quindi rivolte a opere che ricadono nelle parti comuni, e anche in questo caso l’importo è pari al 50% con limite di spesa.

Le ultime tipologie agevolabili, il restauro, il risanamento e la ristrutturazione edilizia, prevedono una demolizione integrale e il rifacimento dell’intero fabbricato, quindi sono meno frequenti delle altre.

  • Bonus mobili

Strettamente legata alla ristrutturazione e solamente in presenza di una comunicazione di inizio lavori, è previsto un bonus mobili per l’acquisto dell’arredamento .
La detrazione è pari al 50% dell’importo dei lavori e c’è un limite di spesa pari a 10.000 Euro.

  • Agevolazioni per il rifacimento facciate

Le nuove agevolazioni destinate al recupero e al rifacimento delle facciate è denominato “bonus facciate“. L’ammontare delle agevolazioni è pari al 90% , come nei precedenti casi è ripartito in 10 anni ed è rivolto a tutti i fabbricati che si trovano nelle zone omogenee A o B (centri storici e zone parzialmente edificate ad esclusione di quelle di nuovo sviluppo).
A differenza delle precedenti agevolazioni in questo caso non c’è limite di spesa.

Lo scopo è chiaramente quello di favorire tutti gli interventi mirati al miglioramento del decoro delle nostre città, pertanto è rivolto solamente alle facciate visibili dalla strada pubblica.
Gli interventi su fabbricati che hanno perciò un cortile interno non sono interamente detraibili, ma solo in parte. 

Sono detraibili le spese per il noleggio delle impalcature, la pulizia, la tinteggiatura, la sistemazione dei balconi, decori ecc.., interventi su gronde e grondaie.

Per quanto riguarda gli interventi mirati al risparmio energetico, nel caso si intenda sfruttare il bonus facciate realizzando ad esempio un cappotto sulla facciata esterna, viene richiesto di rispettare i valori di trasmittanza minimi richiesti a seconda della zona climatica (vedi tabella dell’all.B dm 11 marzo 2008)

Quindi ad esempio, dovendo ristruttare casa a Pavia per poi chiedere le detrazioni ed avendo intenzione di applicare un cappotto all’involucro di un edificio, la trasmittanza minima richiesta sarebbe di 0,27 W/m2K , trovandosi Pavia nella zona climatica E).

  • Agevolazioni per risparmio energetico (EcoBonus)

Questa agevolazioni integrano le precedenti detrazioni per ristrutturare casa incentivando il risparmio energetico e di conseguenza un minore consumo di energia.
Gli importi delle agevolazioni in questo caso variano a seconda del tipo di intervento. 
Sono pari al 50% dell’importo dei lavori in caso di: sostituzione finestre, schermature solari e sostituzione impianti di climatizzazione invernale,  mentre salgono al 65% se l’intervento consiste in un miglioramento da un punto di vista impiantistico, quindi sostituzione della caldaia, impianto di condizionamento, pannelli solari.
Ci sono poi agevolazioni del 70-75% se gli interventi riguardano parti comuni raggiungendo determinate classi energetiche o perfino pari al 80-85% se oltre al risparmio energetico c’è un miglioramento dal punto di vista sismico.

Nel caso si richiedano le detrazioni per risparmio energetico è previsto l’invio di un documento denominato “comunicazione ENEA”, all’interno del quale si quantifica il risparmio di energia ottenuto grazie all’intervento agevolato.

  • Agevolazioni per la manutenzione del verde (Bonus Verde)

Come il bonus facciate, il bonus verde è un’agevolazione più recente rispetto alle altre e riguarda la sistemazione delle aree scoperte destinate a verde. L’importo non è molto elevato, trattandosi del 36% con un limite di spesa di 5000 Euro la detrazione arriva solamente a 1800 Euro.
Si può dire però che l’unione fa la forza, perchè la cifra riportata si riferisce alla detrazione di ogni singolo condomino!

  • Agevolazioni per eliminazione delle barriere architettoniche

Non è importante solo il decoro nelle nostre case! Purtroppo capiamo quanto sia importante eliminare le barriere architettoniche solo quando ci si fa male e si riduce la propria autonomia. 
Le detrazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche hanno il nobile proposito di aiutare tutte le persone con una ridotta capacità motoria e sono pari al 50% della spesa sostenuta per l’installazione di montascale, rampe o montacarichi.

  • Agevolazioni per ristrutturazioni in zona sismica (Sisma Bonus)

La recente storia del nostro paese ci insegna quanto sia importante la manutenzione per evitare disastri. La detrazione per ristrutturare casa in zona sismica è pari al 50%, calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (quindi con limite di spesa). A questa detrazione se ne aggiungono altre con percentuali maggiori (70 o 75%) quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi, (80 o 85%) quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali.

QUALI DOCUMENTI CONSERVARE PER NON PERDERE LE DETRAZIONI 

Finalmente i lavori di ristrutturazione sono terminati, ma quali sono i documenti che bisogna assolutamente chiedere all’impresa o al professionista che ha seguito la ristrutturazione? E cosa bisogna conservare se un domani dovessero fare un controllo?

Mi riferisco ora all’intervento più comune: la manutenzione straordinaria, comunemente intesa come ristrutturazione completa di un appartamento.

Manutenzione straordinaria: la CILA è il documento principale per ottenere le detrazioni

Mettiamo che il signor P. ha appena terminato di ristrutturare il proprio appartamento.
Per ingrandire il soggiorno ha demolito qualche parete, ha sostituito l’impianto idraulico in bagno e dato che l’impianto elettrico non era più a norma lo ha rifatto completamente.
Bene in questo caso il professionista che il signor P. ha incaricato prima dell’inizio dei lavori gli deve lasciare una copia completa della CILA (la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).

La CILA è infatti il documento principale che in fase di controllo delle detrazioni viene richiesto dall’Agenzia delle Entrate, in quanto nella CILA viene determinata la data di inizio lavori, quindi ogni fattura pagata deve essere posteriore a tale data e si deve riferire a quel preciso lavoro.

Le fatture per ristrutturazione: l’errore più comune da evitare assolutamente

Sembra banale, ma l’errore più comune e che fa perdere il diritto alle detrazioni per ristrutturare casa è semplicemente quello di non pagare le fatture con i bonifici specifici previsti.

Saldando le fatture con bonifici normali si perde il diritto alle agevolazioni!

Questo per il semplice fatto che, quando un’impresa o un professionista riceve un bonifico specifico per ristrutturazione, gli viene trattenuta automaticamente una percentuale pari all’8% dell’importo, che risulterà a credito di imposta.
Quando l’impresa o il professionista farà infatti la denuncia dei redditi, la somma di tutte queste somme trattenute risulterà già versata allo stato.
Ciò non avviene con i bonifici normali, ecco perchè il tipo di bonifico è così importante quando si salda una fattura relativa a una ristrutturazione.

Quali documenti oltre alla CILA per non perdere le agevolazioni?

La notifica preliminare ATS

La CILA non è l’unico documento da farsi consegnare e conservare….

Nella Comunicazione di Inizio lavori firmata e consegnata al comune il signor P. ha infatti dichiarato di aver sostituito tutti gli impianti di casa.
Durante il cantiere hanno lavorato , contemporaneamente e non: muratori, idraulici ed elettricisti.
Bene, in presenza di tutte queste imprese è previsto un ulteriore documento, da allegare alla CILA e denominato “Notifica Preliminare“.
Importante da sapere; la notifica non è sempre prevista!
Non sarebbe stata necessaria ad esempio se gli impianti non fossero stati toccati e avesse lavorato solo il muratore durante il cantiere.
In caso contrario, la notifica è prevista e una sua copia può essere richiesta in sede di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.

 

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Informazioni su Arch. Luca Maioli

Architetto specializzato in Conservazione del Patrimonio Architettonico ha collaborato con studi di architettura a Milano, Roma e presso l'Instituto de Restauración del Patrimonio (IRP) a Valencia in Spagna, per la quale ha seguito diverse pubblicazioni circa le tecniche premoderne. Dal 2010 con l'accreditata Agenzia CasaClima matura un sempre maggiore interesse per la sostenibilità energetica e ambientale. Attualmente da libero professionista collabora con varie imprese artigiane nella progettazione e ristrutturazione di immobili e cura le pubblicazioni di Lacasapensata.

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