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Unire cucina e soggiorno: pratiche edilizie

Unire cucina e soggiorno di casa

Come sapere quando è possibile unire cucina e soggiorno di casa e quali permessi servono in una ristrutturazione.

Unire la cucina al soggiorno per ricavare da due ambienti un unico ambiente più grande non è sempre possibile malgrado sia uno degli interventi più desiderati quando si ristruttura casa.

unire cucina e soggiorno
Unire cucina e soggiorno e creare un open-space. Fase di demolizione in cantiere della parete che in origine separava la cucina dal soggiorno. Sono ancora visibili le tracce delle piastrelle del rivestimento rimosse e il mobile del lavello sostituito.

Demolire una parete e unire cucina e soggiorno di casa comporta variare la distribuzione interna di una casa o di un appartamento, è perciò necessario inviare al comune il proprio progetto, ma cosa è necessario sapere quando si desidera unire cucina e soggiorno di casa? Come si può sapere se l’intervento è possibile prima di rivolgersi ad un architetto o una impresa?

Ecco alcuni consigli, validi sia quando si vuole unire cucina e soggiorno, sia quando si vuole cambiare in linea generale l’assetto distributivo di casa. Continua la lettura di Unire cucina e soggiorno: pratiche edilizie

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Progetto ristrutturazione Milano

Progetto di divisone ambienti interni

Un appartamento a Milano in zona Ripamonti

In cosa consiste un progetto ristrutturazione Milano, quali disegni servono all’impresa per ristrutturare un appartamento, quali informazioni, quali i permessi da chiedere in comune. Sempre più persone ci chiamano chiedendo informazioni su cosa consista ristrutturare un appartamento, ecco quindi presentato il ruolo dell’architetto attraverso l’ultimo progetto di ristrutturazione a Milano zona Ripamonti.

Progetto ristrutturazione Milano, ma in cosa consiste effettivamente? Come ci si prepara al cantiere e come si leggono i disegni da consegnare in comune?

Progetto ristrutturazione milano
Progetto di divisione degli spazi interni di un appartamento di 80 MQ a Milano zona RIpamonti.

Come prima cosa, nel lavoro come nella vita, ci si presenta, si capiscono le necessità, lo stile, in maniera tale da formulare un disegno di progetto di distribuzione interni.
La tavola di progetto è costituita in genere dalla planimetria e da alcune sezioni.
La planimetria è il disegno dell’appartamento in pianta.
Le piante dell’appartamento che devono essere consegnate in comune per avere i permessi edilizi sono di tre tipi:

  1. Pianta dello STATO DI FATTO: Com’è l’appartamento prima della ristrutturazione
  2. Pianta dello STATO INTERMEDIO: Si tratta di un confronto tra lo stato di partenza e quello di arrivo, tra il prima e il dopo.
  3. Pianta dello STATO DI PROGETTO: Rappresenta in cosa consiste il progetto di ristrutturazione

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Progetto distribuzione spazi interni

Progetto distribuzione spazi interni.

Un buon progetto di distribuzione spazi interni è fondamentale per la buona riuscita della ristrutturazione di un appartamento.
Per dotare la casa degli ambienti necessari bisogna poi prevedere tutti gli arredamenti  tenendo in considerazione ogni ingombro.

progetto distribuzione spazi interni
Progetto di distribuzione spazi interni di un appartamento dal taglio particolare: i muri perimetrali obliqui e il corpo scale irregolare rendono dinamica la distribuzione

 Il progetto rispetta in parte l’idea di partenza del progettista dell’edificio, un noto architetto milanese molto  attivo negli anni 60. Da una situazione di partenza priva quasi totalmente di ogni divisione interna si è così tornati allo schema originario, modificandolo puntualmente in base alle necessità del committente.

Il risultato raggiunto è un taglio dinamico degli ambienti grazi ai muri obliqui delle stanze, che tuttavia non obbligano necessariamente ad arredi su misura e mobili realizzati appositamente.

La cucina ad esempio è ricavata in un ambiente molto irregolare, tuttavia grazie ad una piccola modifica contenuta anche dal punto di vista economico si è potuta sfruttare una parete dritta lunga tre metri : quanto basta per inserire una cucina realizzata con moduli standard.

progetto-distribuzione-interna
Progetto distribuzione spazi interni: Accorciando il corridoio abbiamo ingrandito il soggiorno nel rispetto delle superfici minime e dei rapporti aeroilluminanti dati dalle finestre esistenti.

Superfici minime da rispettare in un progetto distribuzione spazi interni

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unire de box auto

Unire due box auto: quali permessi

Unire due box auto: come fare con la pertinenzialità.

Unire due box auto è un’operazione sempre più diffusa, vuoi perchè le dimensioni degli appartamenti sono sempre più contenute e serve sempre più spazio, vuoi perchè al contrario le dimensioni ed il numero delle auto sono sempre maggiori.

unire due box auto
Quali permessi sono necessari per unire due box auto

Unire due box auto comporta al pari di una ristrutturazione in casa la presentazione di alcuni permessi edilizi al comune, ma la questione può essere complicata soprattutto a causa della pertinenzialità.  Se presente, ad ogni appartamento corrisponde un box a questo pertinenziale.

La pertinenzialità ha lo scopo di impedire di vendere separatamente un box dividendolo dall’appartamento. In questo modo, a meno che non si proceda a “spertinenzializzare” tramite un notaio,  chi comprerà l’appartamento avrà sempre diritto ad un box auto e non avrà quindi il problema di trovare parcheggio in strada.

 Il problema nasce quando si ha la necessità di unire due box auto, dei quali appunto uno è pertinenziale e l’altro no.

Quali permessi per unire due box auto

Per sapere quali permessi servono per unire due box auto occorre sapere come è realizzata la struttura del fabbricato. In genere i vari box sono divisi da setti murari non portanti mentre la copertura è retta da travi che poggiano su pilastri visibili in facciata tra le cler.

Nel caso si voglia unire i due box sostituendo le due cler con una cler più grande, è quindi necessario demolire parte della struttura del fabbricato (il pilastro tra le cler) oltre ovviamente al muro di separazione tra i due box.

La pratica necessaria in questo caso è una SCIA Milano,  la quale si differenzia dalla CILA Milano in quanto sono autorizzati in questo caso interventi che alterano in parte la struttura portante. Alla SCIA Milano, la quale deve essere redatta da un architetto e direttore dei lavori, bisogna allegare una relazione strutturale da parte di un tecnico strutturista.


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Altro punto fondamentale da tenere in considerazione quando si vuole unire due box auto è il permesso del condominio. Se  il box auto affaccia su un corsello privato e non su una strada pubblica, in teoria si avrebbe diritto in base all’art. 1102 del C.C. di modificare a proprie spese la cosa comune (come si può definire la facciata del fabbricato) , purchè non si ledano i diritti degli altri condomini.
Tuttavia per una convivenza tranquilla e pacifica è sempre meglio farsi autorizzare espressamente l’intervento dal condominio, allegando il documento ai permessi edilizi da consegnare in comune.

Box auto pertinenziale + box auto non pertineziale: come procedere

A questo punto bisogna affrontare il problema della pertinenzialità dei box auto. UNire due box auto di cui uno pertinenziale all’appartamento e l’altro no non è una cosa così semplice. Le strade sono due, ma in entrambi i casi occorrono i servizi di un notaio.

O si procede a spertinenzializzare il box e ad annettere il box adiacente, e in questo caso il nuovo fabbricato sarà totalmente indipendente dall’appartamento, o si chiede al notaio di redigere un atto in cui sia chiaro che anche il box che si unisce diventa pertinenziale all’appartamento (situazione naturalmente implicita all’intervento, ma che bisogna documentare necessariamente con un un atto da consegnare all’ufficio tecnico prima della fine lavori).

Tra le due ipotesi è conveniente sicuramente la seconda, soprattutto a causa del fatto che mantendendo la pertinenzialità l’operazione rientra nella definizione “Intervento edilizio minore”. In caso contrario, separando il box auto dall’appartamento, dal momento che si tratta di un ampliamento la fusione viene considerata  “Intervento Edilizio maggiore”, il che comporta un differente e maggiore iter burocratico.

Da ultimo, una volta unificati i due box, è importante ricordarsi di fare l’aggiornamento catastale.

 

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OLTRE ALLE COMUNICAZIONI NECESSARIE DA PRESENTARE IN COMUNE AVRETE UN PREZIOSO SUPPORTO PER AFFRONTARE LA VOSTRA RISTRUTTURAZIONE SERENAMENTE, LE UNICHE COSE DI CUI VI DOVRETE PREOCCUPARE SARA’ DI CHE COLORE DIPINGERE LE PARETI E CHE PIASTRELLE SCEGLIERE, ALTRIMENTI PENSEREMO A TUTTO NOI.

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Consulenza architetto Milano

Consulenza architetto Milano: quando è necessario l’aiuto di un professionista.

Il servizio di consulenza architetto Milano è dedicato a chi ha la necessità di affidarsi ad un professionista che lo aiuti a risolvere tutti i tipi di problemi relativi alla casa, dalla gestione delle pratiche allo studio di una nuova distribuzione degli ambienti; dalla disposizione dell’arredamento alla progettazione di nuovi mobili su misura.

Chi vive in una casa scura e vorrebbe un consiglio per modificare la distribuzione delle stanze e degli ambienti, chi ha bisogno di un supporto per le pratiche e i permessi necessari per ristrutturare, oppure chi vorrebbe solamente modificare l’arredamento, può cercare su google e chiedere in tempi rapidi la consulenza di un architetto Milano.

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Alcuni dei nostri progetti di ristrutturazione. Clicca sull’immagine per approfondire

Cosa cerca chi vuole una consulenza architetto Milano

Dai consigli in cucina ai progetti di ristrutturazione

C’è chi esige che nella propria casa vengano utilizzati materiali naturali,  anallergici, per ambienti salutari che riducano al minimo le cause di inquinamento indoor.  In questo caso è necessario rivolgersi ad uno specialista che lo sconsigli nelle varie fasi di cantiere,  perchè le imprese attente a ciò che la maggioranza degli addetti ai lavori definisce “dettagli” non sono poi molte. È una questione secondaria vivere in un ambiente sano che favorisca il benessere degli abitanti? Io credo proprio di no!

C’è chi lamenta il fatto di vivere in una casa senza luce, magari perchè in origine non si è tenuto conto dell’orientamento e del percorso del sole. A volte è necessario cambiare la disposizione degli ambienti, a volte basta aprire una porta in una posizione strategica.
A casa di D. è bastato modificare una libreria esistente allargandola per inserire il televisore e cambiare di conseguenza la posizione del divano. Così facendo si è liberata la parete in prossimità della portafinestra permettendo alla poca luce presente di rimbalzare liberamente sulle pareti bianche e contribuire ad illuminare un appartamento un pò troppo buio.

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Una cucina più contenitiva era l’esigenza principale della signorina D., per questo è stato fondamentale rilevare la stanza e proporre dei pensili aggiuntivi da realizzare su misura.

I signori C. non erano soddisfatti del proprio bagno degli ospiti, privo di personalità in cui la lavatrice alla vista rendeva l’ambiente una lavanderia più che un bagno di rappresentanza. La consulenza architetto Milano è servita in questo caso a progettare un mobile bagno da realizzare su misura in falegnameria e ridare dignità alla stanza.

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Trasformare una lavanderia in un bagno di rappresentanza per gli ospiti contenendo i costi e realizzando interventi puntuali.

I signori P. invece volevano far valere i propri diritti nei confronti del vicino che aveva costruito una veranda a ridosso della propria finestra. Oltre al danno la beffa perchè oltre a rifiutarsi di spostare la veranda di qualche metro il vicino continuava con un comportamento prepotente ed arrogante. Dato che era già in corso una causa civile tra le parti, l’intenzione era cercare di dimostrare alle autorità competenti che la veranda fosse un vero e proprio abuso edilizio, perciò i signori P. hanno richiesto una consulenza architetto Milano che li potesse aiutare.


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Consulenza architetto Milano: quanto costa

Il costo di una consulenza architetto Milano dipende dall’impegno richiesto e dal tempo che ci si dedica. Se basta un un consiglio o sono necessari dei disegni o un progetto. Per questo motivo non è facile quantificare economicamente il servizio di consulenza ma sono necessarie più informazioni e tanto meglio un sopralluogo.

Prima di partire con i lavori, prima di contrattare un’impresa, prima di dare l’incarico ad un falegname, è necessario avere presente ciò che si vuole. Verificare che ciò che si realizza risponda a tutte le necessità. Una consulenza architetto Milano evita che si rifacciano i lavori due volte, visualizzando il risultato di una ristrutturazione prima che questa venga realizzata, immaginando un mobile prima che questo venga consegnato e posto in opera.

Un esempio di consulenza architetto Milano: come ristrutturare casa di Francesco

Come ristrutturare al meglio un bilocale a Milano: dal progetto al cantiere

Quando le dimensioni dell’appartamento sono contenute è importante sfruttare al meglio il poco spazio a disposizione per dotarlo di tutte le funzioni necessarie. I taglio degli appartamenti è cambiato con il tempo, oggi nessuno si sognerebbe mai di realizzare un corridoio in un appartamento di appena 50  mq.
Quando siamo entrati per la prima volta a casa di F. , in un bell’edificio stile vecchia Milano, ad accoglierci c’era un corridoio buio che attraversava tutto l’appartamento. Di fronte alla porta di ingresso si apriva il soggiorno, mentre in fondo al corridoio c’era un’altra stanza destinata a cucina. Dalla cucina poi si accedeva ad un bagno lungo e stretto, dotato di tutti i sanitari e una ingombrante vasca da bagno.
Non era certo la disposizione migliore, e anche volendo nella nostra ristrutturazione bilocale Milano non avremmo potuto mantenerla tale. Ogni bagno necessita infatti secondo il regolamento edilizio vigente di un disimpegno, non potendo questo affacciare direttamente sulla cucina.

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Confronto tra PRIMA e DOPO l’intervento. Viene eliminato il corridoio all’ingresso, la cucina si sposta per ricavare una camera e si cambia l’accesso e la disposizione del bagno.

Dopo aver ascoltato i desideri e le esigenze di Francesco che voleva giustamente sfruttare l’altezza del suo appartamento per ricavare un soppalco con zona notte sopra e studio sotto, abbiamo sviluppato una proposta di intervento per una ottimale ristrutturazione bilocale Milano.

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Vista dall’ingresso del corridoio eliminato. Sul fondo è visibile la vecchia posizione della cucina

Il progetto di ristrutturazione bilocale Milano

Come prima cosa abbiamo eliminato il muro dell’ inutile corridoio esistente, spostando in questo punto la cucina che prima occupava una parete dell’altra stanza. Come chiusura dei moduli della cucina in corrispondenza della porta di ingresso abbiamo previsto una spalletta dove abbiamo posizionato gli interruttori. Spostare la cucina da una stanza all’altra non ha creato complicazioni perchè ci siamo limitati solo a prolungare lo scarico assicurando una corretta pendenza e senza fare così gomiti o angoli che è meglio evitare quando possibile.
Per la cappa invece abbiamo realizzato una finta mensola a soffitto per convogliare tutti i gas incombusti e gli odori in facciata. Questo tipo di intervento è necessario quando non si è in presenza di una cappa che sale oltre la linea del tetto.

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Consulenza architetto Milano: modello dell’appartamento con nuova divisione interna e proposta volumetrica di arredamento
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Fase di cantiere, sulla sinistra l’accesso alla camera e il nuovo disimpegno 

Spazio al soppalco nella ristrutturazione bilocale Milano

Secondo il nostro modo di progettare, per il quale ogni intervento edile deve essere subordinato all’arredamento dei locali, abbiamo spostato la porta della camera da letto in una posizione più centrale, così da poter utilizzare una parete per il soppalco e tutta la parete di fronte per uno spazioso armadio, necessario a causa dell’assenza della cantina.
Per lo stesso motivo abbiamo spostato l’accesso al bagno, ora accessibile dal locale soggiorno, mascherando la porta da una quinta che ci è stata utile per disporre la nuova parete attrezzata.
Nel disimpegno creatosi abbiamo posizionato la caldaia e il quadro elettrico.

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Nuova disposizione dei sanitari del bagno lungo e stretto: l’ingresso prima era in corrispondenza della doccia. Il contromuro dietro ai sanitari era indispensabile per incassare la cassetta dello scarico. Sulla destra la porta di accesso che da sul nuovo disimpegno.

Come rinnovare un bagno stretto e lungo

Il bagno stretto e lungo era dotato di una portafinestra che limitava in maniera significativa la disposizione dei sanitari, abbiamo quindi eliminato la vasca sostituendola con una spaziosa doccia ad occupare la parete di fondo e abbiamo spostato wc e bidet.
Dato l’esiguo spessore del muro di separazione tra camera e bagno siamo stati costretti a realizzare un contromuro per incassare la cassetta dello sciacquone, mentre affinchè lo scarico potesse raggiungere la braga con la dovuta pendenza abbiamo sfruttato lo spessore del solaio, realizzato con una struttura in legno, inglobando nei riempimenti tra le travi tutti i tubi necessari.

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Un altro esempio di consulenza architetto Milano: modificando la libreria già esistente ed inserendovi il televisore è stato possibile cambiare la disposizione dell’arredamento e spostare il tavolo vicino alla luce della portafinestra. Una ulteriore libreria presente è stata eliminata e sostituita con delle mensole ricavate in una nicchia a parete. Pochi interventi per un grande cambio!

Una consulenza architetto Milano esula dalla comodità di chi andrà ad eseguire i lavori, esula dalla ricerca del maggior profitto di chi solo si vuole approfittare del cliente. Una consulenza architetto Milano serve ad individuare la soluzione migliore e che permetta di non buttare via i soldi, garantendo che venga ben speso fino all’ultimo euro.

Pratiche-edilizie-milano
Pratiche edilizie low-cost Milano-Assago-Buccinasco-Corsico-Rozzano-Sesto San Giovanni-Varese-Monza-Rho….

Una consulenza architetto Milano può essere fondamentale per individuare la giusta pratica edilizia, una CILA, una SCIA, per non rischiare di perdere il diritto alle detrazioni fiscali.

Serve sapere quanto può costare ristrutturare casa?
A questo può servire una consulenza architetto Milano

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sanatoria opere abusive

Pratiche edilizie: sanatoria opere abusive

Sanatoria opere abusive: come regolarizzare con le giuste pratiche edilizie

Per la famiglia P. l’acquisto della loro nuova casa è stata un’esperienza lunga e travagliata. Il problema principale era che lo stato di fatto della casa al momento dell’acquisto, ossia la disposizione dei muri interni, non corrispondeva alle piantine depositate al catasto e all’ufficio tecnico in comune.

sanatoria abuso edilizio
Quali pratiche edilizie per regolarizzare piccoli abusi edilizi

A differenza del progetto autorizzato infatti il bagno esistente era molto piccolo , in cucina era presente una piccola scala a chiocciola per scendere nel seminterrato e il salone era troppo grande rispetto alla luce che poteva ricevere dall’unica finestra presente. Questa la situazione dentro casa, nel piccolo cortile interno invece era stato costruito un box abusivo, senza ovviamente comunicare nulla in comune.

Il notaio per procedere con l’atto di acquisto richiedeva che si regolarizzassero tutti gli abusi, ma come fare? In cosa consiste la sanatoria opere abusive?

Stiamo parlando qui di piccole opere abusive, non certo di nuove costruzioni edificate senza permessi o eco-mostri, ma tutta quella serie di interventi non autorizzati o semplicemente non comunicati che poi al momento di vendere o acquistare casa mettono i bastoni tra le ruote. Piccoli interventi come demolire il corridoio per ingrandire il soggiorno, alzare un muro interno per ricavare due camere dove ne era prevista una, aggiungere o levare un bagno, chiudere il balcone con una veranda… Continua la lettura di Pratiche edilizie: sanatoria opere abusive

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