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Sanatoria per certificato di idoneità statica

Quando è necessaria una sanatoria per certificato di idoneità statica

Il Certificato di Idoneità Statica, abbreviato a  CIS, è un documento che come anticipa il nome stesso,  certifica  l’idoneità statica di un edificio.
Come sanno ormai bene gli amministratori di condominio attivi a Milano, questo certificato sarà obbligatorio  a partire dal 2019. La mancata presentazione del CIS comporta la non agibilità dell’intero stabile ed il conseguente crollo del valore immobiliare.
Come se non bastasse, la compravendita di un immobile sprovvisto di CIS non sarà possibile.

Dato l’approssimarsi della fatidica data, gli amministratori cominciano pertanto a portarsi avanti, chiedendo per tempo ai condomini di farsi consegnare le licenze edilizie degli appartamenti.
Con il termine licenza edilizia non si intendono le schede catastali, le quali non hanno valore probatorio, ma quelle comunicazioni inviate al comune nel caso siano stati affrontati dei lavori di ristrutturazione.

sanatoria per certificato di idoneita statica

Per licenze edilizie si intendono quindi le  vecchie DIA, o le più recenti SCIA, CIAL, CILA e PDC, tutte pratiche inviate dal tecnico che ha seguito la ristrutturazione presso gli uffici tecnici dei comuni ove sono depositate. 

Licenze edilizie alla mano, sarà possibile consegnarle al tecnico incaricato del condominio a compilare il certificato idoneità statica, in maniera tale che questo sia agevolato nel suo lavoro.
In caso contrario sarà costretto a ritardare oltremodo la verifica di ogni singolo appartamento.  Un processo se vogliamo già lungo di per sè a causa della sua complessità.

Detto questo, quando è necessaria una sanatoria per certificato di idoneità statica?  Quando il proprietario di un appartamento ha eseguito dei lavori senza comunicare nulla all’ufficio tecnico comunale.

Non sono rari i casi in cui un condomino ha ristrutturato il proprio appartamento senza inviare le dovute comunicazioni ma affidandosi unicamente ad un’impresa edile.
In questo caso l’unica soluzione per non rischiare di far perdere l’agibilità all’intero condominio è quello di sanare l’abuso con una sanatoria per certificato di idoneità statica.

Un abuso edilizio può essere sanato a Milano con una CILA o una SCIA in sanatoria, in dipendenza del tipo di intervento effettuato abusivamente.
Se si è intervenuti sulla struttura dell’edificio, demolendo ad esempio un muro portante, la sanatoria per certificato di idoneità statica si ottiene con una SCIA.
Se invece sono stati spostati solamente muri divisori non portanti occorre presentare una CILA in sanatoria.

Sono previste delle sanzioni per una pratica edilizia in sanatoria?

Per presentare una CILA in sanatoria o una SCIA in sanatoria sono previste ovviamente delle sanzioni.
La CILA in sanatoria prevede una sanzione di 1000 euro in fase di presentazione della pratica, mentre per la SCIA in sanatoria il discorso cambia.
La SCIA in sanatoria prevede infatti due passaggi, una prima sanzione di 500 euro circa da versare al comune al momento del protocollo della pratica, mentre è previsto un aggravio da parte dell’Agenzia delle Entrate nell’arco dei tre mesi successivi.
Quanto più l’abuso ha incrementato il valore dell’immobile tanto più elevato sarà l’aggravio.
Nella forma dunque il pagamento è dilazionato in caso di SCIA in sanatoria, ma nella sostanza alla fine la quota da versare a titolo di sanzione è più o meno la stessa se il valore dell’appartamento è ritenuto invariato.


Clicca qui per sapere di più sull’obbligo del Certificato di Idoneità Statica a Milano.


Come fare per ottenere una visura del proprio appartamento

Per sapere cosa è depositato al comune relativamente a casa propria occorre presentare una richiesta di accesso agli atti all’ufficio tecnico del proprio comune.
Previo il pagamento dei diritti di segreteria, sarà possibile ottenere l’ultima concessione edilizia depositata. Se invece interessa risalire direttamente agli atti di fabbrica, se l’edificio è stato realizzato prima del 1927, conviene recarsi direttamente all’archivio storico e in forma gratuita. Leggi come ricavare gli atti di fabbrica in archivio storico a Milano.

Il certificato di idoneità statica è un documento destinato a creare non pochi problemi a chi ha eseguito degli abusi edilizi, compromettendo l’agibilità di casa propria e dei vicini. Se serve presentare una richiesta di sanatoria per certificato di idoneità statica contatta lo studio Lacasapensata per un preventivo gratuito*.

*I sopralluoghi effettuati possono comportare un costo per  l’uscita del tecnico a seconda della posizione. 

 

 

 

 

 

 

 

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atti di fabbrica edificio

Come ottenere gli atti di fabbrica di un edificio

Recuperare gli atti di fabbrica edificio può essere un’operazione lunga e dolorosa…

(oppure può trasformarsi in una bella esperienza, dipende dall’edificio che si cerca)

La mia esperienza personale  all’Archivio storico di Milano

Tante volte mi è capitato di manifestare in questi miei articoli una certa soddisfazione per quanto riguarda la gestione in materia edilizia da parte del Comune di Milano.
Non c’è dubbio che sotto molti aspetti l’informatizzazione stia aiutando noi professionisti a svolgere il nostro lavoro con più rapidità.
Sebbene all’inizio è comprensibile che ci siano delle difficoltà ad accettare la novità da parte di molti colleghi, tutto sommato la direzione intrapresa penso sia quella giusta.

L’informatizzazione è doverosa in ogni settore e anche in questo, ma quando l’informatizzazione diventa spersonalizzazione non si migliorano le cose, anzi.

Sono stato contattato da un condomino di un edificio che voleva sapere con certezza se una costruzione presente in un cortile sotto le finestre del suo appartamento fosse in regola o abusivo.
La domanda che mi è stata posta era: ma gli atti di fabbrica edificio prevedevano il volume tanto odiato realizzato in cortile e quindi nascosto dalla via pubblica?
Il dubbio era grande, anche perchè la costruzione in questione somigliava più a una baracca che a un edificio ed era assente dall’elaborato planimetrico catastale.

Concessione edilizia edificio antico
Come ottenere i disegni tecnici originali depositati all’archivio Storico di Milano di un edificio costruito prima del 1927 in forma assolutamente gratuita. 

Occorreva risalire agli atti di fabbrica edificio, così con una comoda PEC ho provveduto ad inoltrare una richiesta visure atti di fabbrica al comune di Milano, previo pagamento dei rispettivi 25 euro previsti.
Questo era infatti il procedimento da seguire e che si legge sul sito del Comune di Milano: pagare, mandare la richiesta e aspettare almeno un mese.
La risposta alla mia mail è arrivata infatti dopo più di un mese.
Mi venne quindi comunicato che il documento richiesto era presente all’Archivio Storico presente nel cortile della Rocchetta al Castello Sforzesco.

Come ottenere gli atti di fabbrica edificio in giornata

L’edificio era anteriore al 1927, quindi come mi spiegò l’addetto gli atti di fabbrica edificio erano depositati in archivio storico e non nella sede centrale di Via Bernina.

La visita all’Archivio storico del Comune di Milano è stata una piacevole esperienza data l’atmosfera tipica delle vecchie biblioteche e da quella sensazione di ricercatore che si ha quando si sfogliano documenti risalenti a  più di cento anni fa.

Ciò che mi ha lasciato perplesso è stato venire a conoscenza del fatto che, se già si sa che l’edificio oggetto della ricerca è anteriore al 1927:
  • non è necessario mandare la richiesta in comune
  • non è necessario aspettare un mese per la risposta
  • non è necessario pagare i 25 euro richiesti dall’ufficio tecnico.

Ma allora perchè avevo dovuto aspettare tanto? Non potevano scrivere sul sito che se l’edificio era anteriore al 1927 bisognava recarsi direttamente all’archivio storico?

Se l’edificio che si sta cercando è stato realizzato prima del 1927 e servono gli atti di fabbrica bisogna semplicemente recarsi all’Archivio Storico di Milano situato al Castello Sforzesco e richiedere i documenti che servono a uno dei gentili addetti.

In meno di 10 minuti si avranno i documenti richiesti e sarà perfino possibile fotografare tutti i disegni che si vuole.

Questo articolo non vuole essere una denuncia, vuole solamente aiutare chi cerca i disegni tecnici originali di un edificio antico senza che questo si senta ad un certo punto preso in giro.  A Milano il servizio c’è ed è efficiente, basta solo un pò più di informazione!

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Nuovi moduli CILA comune di Milano

Disponibili sul sito del comune di Milano i nuovi moduli CILA

Sono disponibili sul sito del Comune di Milano da ieri 03/07/2017 i nuovi moduli CILA validi per il Comune di Milano dedicati ai lavori di manutenzione straordinaria.

La prima novità è che i nuovi moduli CILA sono i medesimi sia per lo Sportello Unico Centrale (SUE) che per le zone di decentramento; non c’è più il pericolo di confondersi quindi.
Inoltre, rispetto ai vecchi moduli, che comprendevano Comunicazione di Inizio LavoriSoggetti Coinvolti in un unico documento, ai nuovi moduli CILA occorre allegare anche l’appartato dedicato a imprese e tecnici incaricati denominato appunto Soggetti Coinvolti

Quali novità con i nuovi moduli CILA Comune di Milano

Dopo una prima arrabbiatura da parte del sottoscritto che è si visto rigettare una CILA perchè i moduli che aveva scaricato dal sito del comune una settimana prima (il tempo di raccogliere le firme necessarie da parte del cliente) non erano più validi ed accettabili da parte del tecnico allo sportello, ecco spiegato in cosa consistono le novità dei nuovi moduli CILA comune di Milano.

Fino al mese scorso chi voleva affrontare un piccolo intervento, come la demolizione di una parete all’ingresso o lo spostamento di una porta, era costretto ad incaricare un’impresa non potendo effettuare i lavori in prima persona.
Con i nuovi moduli CILA comune di Milano per manutenzioni straordinarie, al paragrafo H dedicato all’Impresa esecutrice dei  lavori, esiste la possibilità di dichiarare quanto segue.

 “In quanto opere di modesta entità che non interessano le specifiche normative di settore, i lavori saranno eseguiti in prima persona, senza alcun affidamento a ditte esterne”.

Con la nuova CILA  si possono realizzare piccoli interventi in prima persona.

Una buona notizia per gli amanti del fai da te!
Scherzi a parte, era incredibile che anche per spostare una porta prima si dovesse chiamare ed incaricare un’impresa per essere in grado di segnalare il cambio al comune.
Fino ad una settimana fa si potevano realizzare solo interventi in sanatoria in prima persona e senza impresa, dichiarando quindi i lavori come già effettuati.  Impostare la CILA come CILA in sanatoria comportava però il pagamento della sanzione prevista di 1000 euro.
Questo tipo di richieste porta le persone a rinunciare a far le cose per bene e a non dichiarare niente. Credo per questo motivo quindi con la nuova CILA hanno reintrodotto la possibilità di realizzare piccoli interventi da soli senza indicare per forza i dati di un’impresa.

nuovi moduli CILA
Pratiche edilizie per ristrutturazioni e opere di manutenzione straordinaria

La CILA e l’obbligo della sicurezza in cantiere.

Realmente non si tratta proprio di una novità, perchè già da tempo in presenza di più di un’impresa coinvolta anche non contemporaneamente il committente era obbligato ad incaricare il coordinatore per la sicurezza.
Prima però attorno alla questione sicurezza, potenzialmente un elemento discriminante per quanto riguarda il diritto alle detrazioni, gravitava un alone di mistero.
Nei nuovi moduli CILA è chiaramente specificato che se si ricade nell’ambito di applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (d.lgs. n. 81/2008) , quindi con più di un’impresa coinvolta oppure  in presenza di una sola impresa ma con più di 200 uomini/giorno, occorre allegare alla CILA la notifica preliminare.

La notifica è quel documento redatto dal coordinatore della sicurezza che notifica alla ASL l’apertura di un cantiere, nel quale vengono indicate durata e importo indicativo dei lavori  e l’elenco delle imprese autorizzate ad entrarci.

Come si calcola il numero di uomini/giorno in un cantiere?

Semplice basta moltiplicare il numero di uomini medio previsto per il numero di giorni che occorrono per completare i lavori. Una squadra di tre persone per la durata di 60 giorni lavorativi equivale a 180 uomini/giorno. Risulta chiaro come 200 uomini/giorno non sia un termine così lontano dalla normalità dei cantieri di piccole ristrutturazioni.

La nuova CILA è più chiara rispetto alla precedente

Una volta superato l’approccio, tocca riconoscere che i nuovi moduli CILA necessari per la manutenzione straordinaria a Milano sono più chiari e a favore degli utenti rispetto ai precedenti.
Sono discutibili però i metodi e i tempi con i quali sono stati introdotti dal Comune e dai suoi organi, che in alcuni casi non hanno lasciato nemmeno un periodo di transizione in cui dovevano poter essere accettati entrambi.

 

Operiamo principalmente in PROVINCIA DI MILANO:

Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Lacchiarella, Opera, Rozzano, Zibido San Giacomo…..

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Bagno rifatto in tre giorni

Bagno rifatto in tre giorni… attenti alle truffe

Avere il bagno nuovo rifatto in tre giorni è possibile? Ho assistito ora ad un noto programma televisivo dedicato ad alcune famigerate imprese che garantiscono che in appena tre giorni sono in grado di ristrutturare il bagno. Molti ci credono per poi rimanere delusi dei pessimi risultati, cosa posso fare io quindi per contrastare questo malcostume? Posso citare espressamente le imprese che promettono il bagno nuovo in tre giorni? Anche volendo non me lo posso proprio permettere, tuttavia posso andare ad illustrare i motivi per i quali in tre giorni è impossibile ristrutturare un bagno completo con buoni risultati.

come abbiamo ristrutturato il bagno
Fase di cantiere: demolizione completa del bagno e realizzazione di un piatto doccia filo pavimento, spostamento dei sanitari e scaldasalviette, creazione di una spalletta di contenimento del mobile lavabo

Rifare il bagno in tre giorni: Giorno 1

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Comunicazione inizio lavori asseverata

Come fare una comunicazione inizio lavori asseverata

Il caso di una fusione tra due appartamenti

Riuscire ad acquistare un appartamento confinante con il proprio è il sogno di quanti allargano la propria famiglia o semplicemente vogliono qualche stanza in più senza dover lasciare la propria casa o addirittura il proprio quartiere.

Il signora A. era riuscito ad acquistare un appartamento vicino al proprio e quando ci ha contattati si stava domandando se fosse necessaria una comunicazione inizio lavori asseverata per procedere con la fusione tra i due appartamenti.

Le posizioni della cucina e del bagno sarebbero rimaste inalterate, solo occorreva aprire un passaggio tra i due appartamenti confinanti e fonderli in un unico immobile.
i vantaggi della fusione erano molteplici: Il signor A.  intanto aveva a disposizione un appartamento più grande per offrire ai frequenti ospiti e figli ben due stanze in più. In futuro la fusione tra appartamenti avrebbe invece dato la possibilità al signor A. di aprire un bed&breakfast.

comunicazione inizio lavori
Comunicazione inizio lavori asseverata (CILA) in caso di fusione tra due appartamenti confinanti. Tra i due appartamenti verrà semplicemente aperta una porta di collegamento. La comunicazione è necessaria per il successivo aggiornamento catastale.

Cosa allegare alla comunicazione inizio lavori

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Visura catastale online

Come fare una visura catastale online

Fare una visura catastale online è semplice e rapido grazie al sistema informatizzato dell’Agenzia delle Entrate.
Cominciano dal significato del termine visura per chi non ha mai avuto a che fare con il catasto.

La visura è un controllo, un’ispezione; una visura catastale è una verifica dei dati relativi al catasto.

Non bisogna quindi confondere il termine visura da voltura.
La visura catastale  è una semplice analisi dello stato di fatto, la voltura invece è necessaria quando si verifica un cambio (una vendita, una successione, ecc…).

La visura catastale online può essere fatta autonomamente oppure affidandosi ad un professionista.

Sul canale youtube dell’Agenzia delle Entrate è pubblicato un utile video che spiega passo passo come fare una visura catastale in forma autonoma. Unico presupposto essere iscritto al servizio Entratel-Fisconline nel caso NON si conoscano i dati catastali dell’immobile.
Per iscriversi a Fisconline è necessario compilare un form con alcuni dati personali. Dopodichè verrà fornita la prima parte di un codice PIN; per la seconda parte bisognerà aspettare che venga recapitata per posta al domicilio indicato. Continua la lettura di Visura catastale online

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Aggiornamento catastale planimetria

Aggiornamento catastale

Aggiornamento catastale necessario quando si vende casa o si ristruttura.

Aggiornamento catastale: in cosa consiste aggiornare la planimetria depositata al catasto e quando è necessario in caso di ristrutturazione o vendita.

Le motivazioni sono tante; prima fra tutte la necessità di vendere un immobile. In questo caso è importante che lo stato di fatto del proprio appartamento o della propria casa corrisponda a quando depositato all’ufficio tecnico comunale e al catasto.  In genere la planimetria catastale è allegata al rogito, tuttavia a volte non si sa proprio dove cercarla…. Ma come si fa a verificare a questo punto che il disegno della piantina sulla scheda catastale corrisponda all’effettiva distribuzione di casa? E a chi bisogna rivolgersi?

Per prima cosa è necessario specificare che l’ente responsabile del catasto in Italia è l’Agenzia delle Entrate, la quale dal 2012 ha acquisito le competenze dell’Agenzia del Territorio.

aggiornamento catastale esempio
Esempio di scheda catastale. Si evidenzia la planimetria del piano interessato e del piano sottostrada corrispondente alla cantina. Lateralmente sono indicati i riferimenti catastali, identificati con i numeri di FOGLIO, PARTICELLA, SUBALTERNO. In particolare il Subalterno indica l’interno.

FASE 1: LA VISURA PLANIMETRICA

Continua la lettura di Aggiornamento catastale

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Unire cucina e soggiorno: pratiche edilizie

Unire cucina e soggiorno di casa

Come sapere quando è possibile unire cucina e soggiorno di casa e quali permessi servono in una ristrutturazione.

Unire la cucina al soggiorno per ricavare da due ambienti un unico ambiente più grande non è sempre possibile malgrado sia uno degli interventi più desiderati quando si ristruttura casa.

unire cucina e soggiorno
Unire cucina e soggiorno e creare un open-space. Fase di demolizione in cantiere della parete che in origine separava la cucina dal soggiorno. Sono ancora visibili le tracce delle piastrelle del rivestimento rimosse e il mobile del lavello sostituito.

Demolire una parete e unire cucina e soggiorno di casa comporta variare la distribuzione interna di una casa o di un appartamento, è perciò necessario inviare al comune il proprio progetto, ma cosa è necessario sapere quando si desidera unire cucina e soggiorno di casa? Come si può sapere se l’intervento è possibile prima di rivolgersi ad un architetto o una impresa?

Ecco alcuni consigli, validi sia quando si vuole unire cucina e soggiorno, sia quando si vuole cambiare in linea generale l’assetto distributivo di casa. Continua la lettura di Unire cucina e soggiorno: pratiche edilizie

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unire de box auto

Unire due box auto: quali permessi

Unire due box auto: come fare con la pertinenzialità.

Unire due box auto è un’operazione sempre più diffusa, vuoi perchè le dimensioni degli appartamenti sono sempre più contenute e serve sempre più spazio, vuoi perchè al contrario le dimensioni ed il numero delle auto sono sempre maggiori.

unire due box auto
Quali permessi sono necessari per unire due box auto

Unire due box auto comporta al pari di una ristrutturazione in casa la presentazione di alcuni permessi edilizi al comune, ma la questione può essere complicata soprattutto a causa della pertinenzialità.  Se presente, ad ogni appartamento corrisponde un box a questo pertinenziale.

La pertinenzialità ha lo scopo di impedire di vendere separatamente un box dividendolo dall’appartamento. In questo modo, a meno che non si proceda a “spertinenzializzare” tramite un notaio,  chi comprerà l’appartamento avrà sempre diritto ad un box auto e non avrà quindi il problema di trovare parcheggio in strada.

 Il problema nasce quando si ha la necessità di unire due box auto, dei quali appunto uno è pertinenziale e l’altro no.

Quali permessi per unire due box auto

Per sapere quali permessi servono per unire due box auto occorre sapere come è realizzata la struttura del fabbricato. In genere i vari box sono divisi da setti murari non portanti mentre la copertura è retta da travi che poggiano su pilastri visibili in facciata tra le cler.

Nel caso si voglia unire i due box sostituendo le due cler con una cler più grande, è quindi necessario demolire parte della struttura del fabbricato (il pilastro tra le cler) oltre ovviamente al muro di separazione tra i due box.

La pratica necessaria in questo caso è una SCIA Milano,  la quale si differenzia dalla CILA Milano in quanto sono autorizzati in questo caso interventi che alterano in parte la struttura portante. Alla SCIA Milano, la quale deve essere redatta da un architetto e direttore dei lavori, bisogna allegare una relazione strutturale da parte di un tecnico strutturista.


Serve una consulenza o un permesso edilizio in pochi giorni? Contattaci per un preventivo!


Altro punto fondamentale da tenere in considerazione quando si vuole unire due box auto è il permesso del condominio. Se  il box auto affaccia su un corsello privato e non su una strada pubblica, in teoria si avrebbe diritto in base all’art. 1102 del C.C. di modificare a proprie spese la cosa comune (come si può definire la facciata del fabbricato) , purchè non si ledano i diritti degli altri condomini.
Tuttavia per una convivenza tranquilla e pacifica è sempre meglio farsi autorizzare espressamente l’intervento dal condominio, allegando il documento ai permessi edilizi da consegnare in comune.

Box auto pertinenziale + box auto non pertineziale: come procedere

A questo punto bisogna affrontare il problema della pertinenzialità dei box auto. UNire due box auto di cui uno pertinenziale all’appartamento e l’altro no non è una cosa così semplice. Le strade sono due, ma in entrambi i casi occorrono i servizi di un notaio.

O si procede a spertinenzializzare il box e ad annettere il box adiacente, e in questo caso il nuovo fabbricato sarà totalmente indipendente dall’appartamento, o si chiede al notaio di redigere un atto in cui sia chiaro che anche il box che si unisce diventa pertinenziale all’appartamento (situazione naturalmente implicita all’intervento, ma che bisogna documentare necessariamente con un un atto da consegnare all’ufficio tecnico prima della fine lavori).

Tra le due ipotesi è conveniente sicuramente la seconda, soprattutto a causa del fatto che mantendendo la pertinenzialità l’operazione rientra nella definizione “Intervento edilizio minore”. In caso contrario, separando il box auto dall’appartamento, dal momento che si tratta di un ampliamento la fusione viene considerata  “Intervento Edilizio maggiore”, il che comporta un differente e maggiore iter burocratico.

Da ultimo, una volta unificati i due box, è importante ricordarsi di fare l’aggiornamento catastale.

 

SE SERVE UNA COMUNICAZIONE INIZIO LAVORI, SCIA, CILA  MILANO E PROVINCIA, CHIAMA LO STUDIO LACASAPENSATA 

OLTRE ALLE COMUNICAZIONI NECESSARIE DA PRESENTARE IN COMUNE AVRETE UN PREZIOSO SUPPORTO PER AFFRONTARE LA VOSTRA RISTRUTTURAZIONE SERENAMENTE, LE UNICHE COSE DI CUI VI DOVRETE PREOCCUPARE SARA’ DI CHE COLORE DIPINGERE LE PARETI E CHE PIASTRELLE SCEGLIERE, ALTRIMENTI PENSEREMO A TUTTO NOI.

Operiamo principalmente in PROVINCIA DI MILANO:

Abbiategrasso, Albairate, Arconate, Arese, Arluno, Assago, Baranzate, Bareggio, Basiglio,Bellinzago Lombardo, Bernate Ticino, Besate, Binasco, Boffalora Sopra Ticino, Bollate,Bresso, Bubbiano, Buccinasco, Buscate, Bussero, Busto Garolfo, Calvignasco, Cambiago,Canegrate, Carpiano, Carugate, Casarile, Casorezzo, Cassano d’Adda, Cassina de’ Pecchi,Cassinetta di Lugagnano, Castano Primo, Cernusco sul Naviglio, Cerro al Lambro, Cerro Maggiore, Cesano Boscone, Cesate, Cinisello Balsamo, Cisliano, Cologno Monzese,Colturano, Corbetta, Cormano, Cornaredo, Corsico, Cuggiono, Cusago, Cusano Milanino,Dairago, Dresano, Gaggiano, Garbagnate Milanese, Gessate, Gorgonzola, Grezzago, Gudo Visconti, Inveruno, Inzago, Lacchiarella, Lainate, Legnano, Liscate, Locate di Triulzi,Magenta, Magnago, Marcallo con Casone, Masate, Mediglia, Melegnano, Melzo, Mesero,Milano, Morimondo, Motta Visconti, Nerviano, Nosate, Novate Milanese, Noviglio, Opera,Ossona, Ozzero, Paderno Dugnano, Pantigliate, Parabiago, Paullo, Pero, Peschiera Borromeo, Pessano con Bornago, Pieve Emanuele, Pioltello, Pogliano Milanese, Pozzo d’Adda, Pozzuolo Martesana, Pregnana Milanese, Rescaldina, Rho, Robecchetto con Induno,Robecco sul Naviglio, Rodano, Rosate, Rozzano, San Colombano al Lambro, San Donato Milanese, San Giorgio su Legnano, San Giuliano Milanese, San Vittore Olona, San Zenone al Lambro, Santo Stefano Ticino, Sedriano, Segrate, Senago, Sesto San Giovanni, Settala,Settimo Milanese, Solaro, Trezzano Rosa, Trezzano sul Naviglio, Trezzo sull’Adda, Tribiano,Truccazzano, Turbigo, Vanzaghello, Vanzago, Vaprio d’Adda, Vermezzo, Vernate, Vignate,Villa Cortese, Vimodrone, Vittuone, Vizzolo Predabissi, Zelo Surrigone, Zibido San Giacomo.

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Consulenza architetto Milano

Consulenza architetto Milano: quando è necessario l’aiuto di un professionista.

Il servizio di consulenza architetto Milano è dedicato a chi ha la necessità di affidarsi ad un professionista che lo aiuti a risolvere tutti i tipi di problemi relativi alla casa, dalla gestione delle pratiche allo studio di una nuova distribuzione degli ambienti; dalla disposizione dell’arredamento alla progettazione di nuovi mobili su misura.

Chi vive in una casa scura e vorrebbe un consiglio per modificare la distribuzione delle stanze e degli ambienti, chi ha bisogno di un supporto per le pratiche e i permessi necessari per ristrutturare, oppure chi vorrebbe solamente modificare l’arredamento, può cercare su google e chiedere in tempi rapidi la consulenza di un architetto Milano.

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Alcuni dei nostri progetti di ristrutturazione. Clicca sull’immagine per approfondire

Cosa cerca chi vuole una consulenza architetto Milano

Dai consigli in cucina ai progetti di ristrutturazione

C’è chi esige che nella propria casa vengano utilizzati materiali naturali,  anallergici, per ambienti salutari che riducano al minimo le cause di inquinamento indoor.  In questo caso è necessario rivolgersi ad uno specialista che lo sconsigli nelle varie fasi di cantiere,  perchè le imprese attente a ciò che la maggioranza degli addetti ai lavori definisce “dettagli” non sono poi molte. È una questione secondaria vivere in un ambiente sano che favorisca il benessere degli abitanti? Io credo proprio di no!

C’è chi lamenta il fatto di vivere in una casa senza luce, magari perchè in origine non si è tenuto conto dell’orientamento e del percorso del sole. A volte è necessario cambiare la disposizione degli ambienti, a volte basta aprire una porta in una posizione strategica.
A casa di D. è bastato modificare una libreria esistente allargandola per inserire il televisore e cambiare di conseguenza la posizione del divano. Così facendo si è liberata la parete in prossimità della portafinestra permettendo alla poca luce presente di rimbalzare liberamente sulle pareti bianche e contribuire ad illuminare un appartamento un pò troppo buio.

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Una cucina più contenitiva era l’esigenza principale della signorina D., per questo è stato fondamentale rilevare la stanza e proporre dei pensili aggiuntivi da realizzare su misura.

I signori C. non erano soddisfatti del proprio bagno degli ospiti, privo di personalità in cui la lavatrice alla vista rendeva l’ambiente una lavanderia più che un bagno di rappresentanza. La consulenza architetto Milano è servita in questo caso a progettare un mobile bagno da realizzare su misura in falegnameria e ridare dignità alla stanza.

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Trasformare una lavanderia in un bagno di rappresentanza per gli ospiti contenendo i costi e realizzando interventi puntuali.

I signori P. invece volevano far valere i propri diritti nei confronti del vicino che aveva costruito una veranda a ridosso della propria finestra. Oltre al danno la beffa perchè oltre a rifiutarsi di spostare la veranda di qualche metro il vicino continuava con un comportamento prepotente ed arrogante. Dato che era già in corso una causa civile tra le parti, l’intenzione era cercare di dimostrare alle autorità competenti che la veranda fosse un vero e proprio abuso edilizio, perciò i signori P. hanno richiesto una consulenza architetto Milano che li potesse aiutare.


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Consulenza architetto Milano: quanto costa

Il costo di una consulenza architetto Milano dipende dall’impegno richiesto e dal tempo che ci si dedica. Se basta un un consiglio o sono necessari dei disegni o un progetto. Per questo motivo non è facile quantificare economicamente il servizio di consulenza ma sono necessarie più informazioni e tanto meglio un sopralluogo.

Prima di partire con i lavori, prima di contrattare un’impresa, prima di dare l’incarico ad un falegname, è necessario avere presente ciò che si vuole. Verificare che ciò che si realizza risponda a tutte le necessità. Una consulenza architetto Milano evita che si rifacciano i lavori due volte, visualizzando il risultato di una ristrutturazione prima che questa venga realizzata, immaginando un mobile prima che questo venga consegnato e posto in opera.

Un esempio di consulenza architetto Milano: come ristrutturare casa di Francesco

Come ristrutturare al meglio un bilocale a Milano: dal progetto al cantiere

Quando le dimensioni dell’appartamento sono contenute è importante sfruttare al meglio il poco spazio a disposizione per dotarlo di tutte le funzioni necessarie. I taglio degli appartamenti è cambiato con il tempo, oggi nessuno si sognerebbe mai di realizzare un corridoio in un appartamento di appena 50  mq.
Quando siamo entrati per la prima volta a casa di F. , in un bell’edificio stile vecchia Milano, ad accoglierci c’era un corridoio buio che attraversava tutto l’appartamento. Di fronte alla porta di ingresso si apriva il soggiorno, mentre in fondo al corridoio c’era un’altra stanza destinata a cucina. Dalla cucina poi si accedeva ad un bagno lungo e stretto, dotato di tutti i sanitari e una ingombrante vasca da bagno.
Non era certo la disposizione migliore, e anche volendo nella nostra ristrutturazione bilocale Milano non avremmo potuto mantenerla tale. Ogni bagno necessita infatti secondo il regolamento edilizio vigente di un disimpegno, non potendo questo affacciare direttamente sulla cucina.

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Confronto tra PRIMA e DOPO l’intervento. Viene eliminato il corridoio all’ingresso, la cucina si sposta per ricavare una camera e si cambia l’accesso e la disposizione del bagno.

Dopo aver ascoltato i desideri e le esigenze di Francesco che voleva giustamente sfruttare l’altezza del suo appartamento per ricavare un soppalco con zona notte sopra e studio sotto, abbiamo sviluppato una proposta di intervento per una ottimale ristrutturazione bilocale Milano.

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Vista dall’ingresso del corridoio eliminato. Sul fondo è visibile la vecchia posizione della cucina

Il progetto di ristrutturazione bilocale Milano

Come prima cosa abbiamo eliminato il muro dell’ inutile corridoio esistente, spostando in questo punto la cucina che prima occupava una parete dell’altra stanza. Come chiusura dei moduli della cucina in corrispondenza della porta di ingresso abbiamo previsto una spalletta dove abbiamo posizionato gli interruttori. Spostare la cucina da una stanza all’altra non ha creato complicazioni perchè ci siamo limitati solo a prolungare lo scarico assicurando una corretta pendenza e senza fare così gomiti o angoli che è meglio evitare quando possibile.
Per la cappa invece abbiamo realizzato una finta mensola a soffitto per convogliare tutti i gas incombusti e gli odori in facciata. Questo tipo di intervento è necessario quando non si è in presenza di una cappa che sale oltre la linea del tetto.

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Consulenza architetto Milano: modello dell’appartamento con nuova divisione interna e proposta volumetrica di arredamento
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Fase di cantiere, sulla sinistra l’accesso alla camera e il nuovo disimpegno 

Spazio al soppalco nella ristrutturazione bilocale Milano

Secondo il nostro modo di progettare, per il quale ogni intervento edile deve essere subordinato all’arredamento dei locali, abbiamo spostato la porta della camera da letto in una posizione più centrale, così da poter utilizzare una parete per il soppalco e tutta la parete di fronte per uno spazioso armadio, necessario a causa dell’assenza della cantina.
Per lo stesso motivo abbiamo spostato l’accesso al bagno, ora accessibile dal locale soggiorno, mascherando la porta da una quinta che ci è stata utile per disporre la nuova parete attrezzata.
Nel disimpegno creatosi abbiamo posizionato la caldaia e il quadro elettrico.

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Nuova disposizione dei sanitari del bagno lungo e stretto: l’ingresso prima era in corrispondenza della doccia. Il contromuro dietro ai sanitari era indispensabile per incassare la cassetta dello scarico. Sulla destra la porta di accesso che da sul nuovo disimpegno.

Come rinnovare un bagno stretto e lungo

Il bagno stretto e lungo era dotato di una portafinestra che limitava in maniera significativa la disposizione dei sanitari, abbiamo quindi eliminato la vasca sostituendola con una spaziosa doccia ad occupare la parete di fondo e abbiamo spostato wc e bidet.
Dato l’esiguo spessore del muro di separazione tra camera e bagno siamo stati costretti a realizzare un contromuro per incassare la cassetta dello sciacquone, mentre affinchè lo scarico potesse raggiungere la braga con la dovuta pendenza abbiamo sfruttato lo spessore del solaio, realizzato con una struttura in legno, inglobando nei riempimenti tra le travi tutti i tubi necessari.

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Un altro esempio di consulenza architetto Milano: modificando la libreria già esistente ed inserendovi il televisore è stato possibile cambiare la disposizione dell’arredamento e spostare il tavolo vicino alla luce della portafinestra. Una ulteriore libreria presente è stata eliminata e sostituita con delle mensole ricavate in una nicchia a parete. Pochi interventi per un grande cambio!

Una consulenza architetto Milano esula dalla comodità di chi andrà ad eseguire i lavori, esula dalla ricerca del maggior profitto di chi solo si vuole approfittare del cliente. Una consulenza architetto Milano serve ad individuare la soluzione migliore e che permetta di non buttare via i soldi, garantendo che venga ben speso fino all’ultimo euro.

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Una consulenza architetto Milano può essere fondamentale per individuare la giusta pratica edilizia, una CILA, una SCIA, per non rischiare di perdere il diritto alle detrazioni fiscali.

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