È possibile ristrutturare in bioedilizia la propria casa o il proprio luogo di lavoro anche se si vive in città? Scegliendo materiali di origine naturale per la costruzione dei nuovi tramezzi o l’isolamento dei muri esistenti è possibile ridurre l’impatto ambientale generato dalle nostre ristrutturazioni.
Per questo motivo lo studio è attivo nella promozione e diffusione di materiali tanto innovativi, come la fibra di legno, il gessofibra o il calcio silicato, quanto semplicemente dimenticati, come la canapa la calce e l’argilla.
Quando è possibile ristrutturare in bioedilizia.
La risposta è.. sempre! Basta preferire quando è possibile materiali di origine naturale a quelli di origine petrolchimica e dedicare al cantiere un po’ più di tempo affinchè siano rispettati tutti i tempi di asciugatura senza ricorrere ai vari additivi chimici.
Il tempo è un fattore importantissimo in bioedilizia, per questo è necessaria una buona organizzazione del cantiere, in maniera tale che le lavorazioni non si accavallino e ognuna possa concludersi completamente senza compromettere la lavorazione successiva.
Si prenda ad esempio la fase dei sottofondi; questi devono raggiungere un livello di umidità inferiore al 2% prima che possa essere posato un pavimento in legno, in caso contario questo si potrebbe gonfiare e sollevare.
Gli additivi presenti nei premiscelati sono in grado di accelerare il processo di asciugatura e accorciare i tempi di cantiere; al contrario ristrutturando in bioedilizia bisogna aspettare.
Quando si decide di ristrutturare in bioedilizia il tempo è garanzia di un buon risultato e la parola rapido non esiste, soprattutto se preceduta da cemento!
Materiali e costi per ristrutturare in bioedilizia
I materiali per ristrutturare in bioedilizia sono sempre più presenti nei magazzini edili di qualità, i pannelli isolanti in fibre vegetali come la canapa, il kenaf, la fibra di legno o il sughero sempre più spesso sostituiscono polistirolo ed eps, anche se il prezzo si aggira di norma sul 20% in più.
L’origine riciclata di alcuni materiali, la compostabilità, la minore energia per produrli, sono solo alcuni degli aspetti da tenere in considerazione quando si opta per ristrutturare in bioedilizia, i vantaggi però non finiscono qui: la bioedilizia non si preoccupa solo dell’utente finale, ma dell’intero processo produttivo, dalla fabbrica all’applicatore, per un ambiente più sano sia dentro che fuori casa.