Come è stato ristrutturato e portato a nuova vita un negozio nell’antico centro storico di Pavia
Vi presentiamo uno dei nostri ultimi lavori di ristrutturazione in centro storico a Pavia, si tratta di un negozio al piano terra proprio dietro la basilica San Michele completamente riprogettato per soddisfare un nuovo uso a studio professionale.
Un tempo adibito ad negozio di parrucchiera per signore, il locale si componeva di due ambienti. Ad un primo ambiente più grande si accedeva varcando la porta con vetrina su strada, mentre procedendo oltre un setto in muratura portante si accedeva ad un secondo spazio più riservato che conduceva ad una porta sul retro verso il cortile interno.
La forma allungata ed irregolare del negozio rendeva il locale non molto appetibile a prima vista agli occhi degli investitori interessati ad una vetrina in zona centro a Pavia.
Dai 3 metri iniziali di larghezza del primo ambiente che affacciava su strada, il negozio via via diventava sempre più buio stringendosi fino ad arrivare a meno di 2 metri di larghezza.
Cosa valutare prima di acquistare e restaurare un vecchio immobile in centro storico a Pavia
L’andamento dei prezzi degli immobili, soprattutto ad uso commerciale, rispetto ad altre località in Lombardia, ha reso interessante l’investimento nel centro storico di Pavia. Perchè l’investimento però vada a buon fine ci sono vari fattori da valutare. In questo caso specifico prima di portare a termine la contrattazione sono stati valutati i seguenti punti:
- Assenza dei servizi igienici all’interno dell’immobile. Chi gestiva il precedente negozio e i relativi clienti utilizzavano un bagno comune posto all’interno del cortile. All’interno del locale erano presenti dei lavabi, ma mancava uno scarico del giusto diametro per il wc. Data che era fondamentale dotare il nuovo locale di un bagno interno si è dovuto valutare la fattibilità di intercettare la tubazione presente sotto la pavimentazione del cortile.
- Tipologia di impianto di riscaldamento. Per sostituire una caldaia con una nuova caldai a condensazione è fondamentale che la canna di esalazione abbia una dimensione adeguata per essere intubata. Non sempre ciò è possibile. Pertanto si è optato per il riscaldamento ad aria utilizzando una pompa di calore posizionata nel cortile interno.
- Impianti tecnologici . Una voce importante in una ristrutturazione è quella degli impianti tecnologici. L’impianto elettrico era totalmente da rifare, mentre quello idraulico doveva essere realizzato da zero andando a creare una nuova linea e intercettando il tubo della fognatura in cortile.
- Lo stato delle murature. E’ un errore non dare la giusta importanza ai muri perimetrali nella ristrutturazione di un negozio in centro storico a Pavia. In presenza di un muro in mattoni faccia a vista il ragionamento è necessariamente diverso, ma se siamo in presenza di un intonaco e per di più marcio, al primo colpo di scalpello è sicuro che possa crollarne una porzione abbondante.
Il rifacimento integrale degli intonaci è una voce da considerare nella stesura di un computo metrico. - Lo stato dei soffitti. Analogamente alle murature, restaurare un immobile in centro storico comporta aver a che fare con solai in legno più o meno in buone condizioni. Se da sotto non si dovesse vedere una struttura in legno ma un soffitto continuo siamo quasi sicuramente in presenza di un antico controsoffitto incannucciato.
Alle travi in legno veniva inchiodata un’arella in cannette palustri che veniva successivamente intonacata, realizzando le tipiche unghiature lungo le pareti perimetrali.
La fase di cantiere nel centro storico
La prima fase di questa ristrutturazione in centro storico a Pavia è stata ovviamente la demolizione integrale di tutto ciò che non svolgeva una funzione portante. Sul retro del locale era presente un soppalco in legno, un lavabo su un grezzo supporto in muratura, una vecchia e ingombrante caldaia. Gli intonaci erano marci e il controsoffitto incannucciato era talmente storto e in cattive condizioni che sarebbe bastato appendere un lampadario per farne crollare una parte.
Una volta rimosso tutto quanto e fatta pulizia abbiamo affrontato la parte più delicata del cantiere e la rimozione di una parte di muro di spina. La funzione di questo spesso muro trasversale era controversa. Non aveva infatti una vera funziona portante, ma era piuttosto un irrigidimento della struttura. Al piano superiore per di più, in corrispondenza del muro di spina, era presente il muro del bagno.
Per precauzione con l’ingegnere strutturista abbiamo perciò deciso di inserire al posto del muro due putrelle metalliche accoppiate, parzialmente inserite nei muri perimetrali e parzialmente in appoggio su due porzioni di muro lasciate in opera con funzione di pilastri.
Il progetto di restauro degli ambienti interni
Come ogni incarico che preveda la ristrutturazione e valorizzazione di piccoli ambienti la sfida è stata quella di riuscire a sfruttare ogni centimetro andando a realizzare un ambiente permeabile (dalla vetrina di ingresso è possibile vedere la porta a vetro che da sul cortile interno), e che rimanesse il più possibile luminoso pur dovendo ricavare un bagno interno.
Per di più in fase di demolizione avevamo riportato alla luce una graziosa lunetta che andava a impreziosire la piccola finestrella sopra la porta che prima era nascosta da un soppalco in legno adibito a ripostiglio al quale si accedeva da una scala retrattile.
Un buon progetto di restyling dell’antico deve valorizzare ciò che trova senza snaturarlo; la nuova distribuzione era chiara: il bagno avrebbe separato l’ ingresso dalla zona sul retro più privata e non accessibile nè visibile al pubblico. Sopra il blocco bagno un soppalco permetteva di sfruttare in altezza lo spazio lasciando passare però più luce possibile e garantendo un riscontro d’aria più efficace tra la vetrina di ingresso e il sopraluce affacciato sul cortile interno.
I materiali utilizzati nel progetto di recupero
I materiali scelti volevano omaggiare la tradizione e contemporaneamente creare un ambiente fresco e leggero, evitando il rustico a tutti i costi in favore di un ambiente elegante ma non pretenzioso. Definire un mood -board richiedendo molti campioni alle imprese produttrici ha permesso di affrontare scelte compositive senza preoccuparci di come sarebbe risultato l’accostamento dei diversi materiali.
Garantire una certa libertà compositiva rispettando la tradizione
Questo è stato il leitmotiv del nostro processo di ristrutturazione nel centro storico.
Ad una soluzione a terra che volutamente voleva richiamare le vecchie pavimentazioni in cotto, abbiamo contrapposto alle pareti del piccolo bagno un gres della apprezzatissima Mutina ceramiche da un dolce color pesca. Un colore di terra che ne richiama la texture.
Particolarmente studiata la posa in opera a giunti sfalsati, che date le ridotte dimensioni del bagno si è rivelata la scelta vincente per notare il meno possibile le piastrelle tagliate negli angoli.
A pavimento abbiamo optato per la serie Epoca della Ragno ceramiche, un grès dal costo contenuto che però imita in maniera molto efficace l’effetto cotto della tradizione locale. La stonalizzazione è inoltre stata accentuata mischiando i colori rosso e bruno in una percentuale del 30% in modo da evitare un effetto uniforme. Anche qui la posa in opera a spina è stata particolarmente impegnativa da parte del posatore ma la scelta era quasi obbligata data la forma a trapezio del locale.
Sul retro, sulla destra del portoncino sostituito, abbiamo puntato su un effetto colore con le bellissime maioliche portoghesi della Aleluia Ceramicas. E’ quasi un peccato che non si possano vedere dalla vetrina su strada; solo i visitatori invitati a bere un caffè sul retro le possono vedere.
Le Morish Rabat sanno di mediterraneo, di luce, di viaggi e sono perfettamente in grado da sole di arredare una parete con i suoi colori vivaci.
La realizzazione del soppalco in legno
La realizzazione di un soppalco in legno sul blocco bagno ha permesso di ricavare più superficie possibile in questa ristrutturazione nel centro storico a Pavia.
I travetti utilizzati con profilo 12X10 cm in legno massello sono sovradimensionati rispetto al carico al quale sono sottoposti. Sarebbero bastati 10X10 cm per reggere il poco peso previsto, ma la forma quadrata non ci convinceva. Abbiamo preferito il rettangolo, più slanciato.
Per la posa in opera è stato necessario inglobarli nei muri perimetrali per 20 cm per lato, mentre superiormente per il piano di calpestio abbiamo avvitato delle tavole da 2 cm di spessore. Un consiglio sulla finitura del soppalco quando si usano legni “giovani” come in questo caso: lasciar respirare i travetti e le tavole e permettere che si possano ossidare liberamente. Una volta raggiunto il colore voluto, andare ad applicare se si vuole una vernice protettiva.
Muri rasati a calce per ambienti più sani e una ristrutturazione sostenibile
Nel campo del restauro e ristrutturazione di edifici storici l’uso della calce negli intonaci e nella rasatura dei muri è quasi imprescindibile. Questo per un motivo che i nostri antenati ben conoscevano: la calce è un elemento che permette al muro di “respirare”, assorbendo l’umidità degli ambienti e rilasciandola gradualmente, la muffa così è meno soggetta a formarsi.
L’uso di una idropittura, magari lavabile, avrebbe comportato nel tempo la formazione di muffe che poi sarebbero finite nei nostri polmoni, il che comporta che usare la calce sui nostri muri risulta una scelta salutare!
Come rasante abbiamo scelto i prodotti di Calce del Brenta che amiamo particolarmente per la sua palette di colori disponibili.
Il nostro studio per il restauro e la ristrutturazione in centro storico a Pavia.
Se questo articolo ti è piaciuto, puoi venire a trovarci nel nostro nuovo studio di architettura a Pavia e farci conoscere il vostro progetto di ristrutturazione in cento storico a Pavia.
Vedremo assieme come è possibile ridare vita al vostro immobile.