Ricavare una stanza in più dalla cucina

Ricavare una stanza in più dalla cucina

Ovvero come ricavare una stanza in più trasformando la cucina in una camera aggiuntiva

Per ricavare una stanza in più è sicuramente l’operazione più richiesta quando si decide di ristrutturare un appartamento. Passare da un bilocale a un trilocale è un desiderio comune per le famiglie che si allargano  e non sempre c’è la possibilità o la volontà di cambiare casa.

Come già accennato nello scorso articolo di una fusione di due appartamenti confinanti, cambiare casa significa spesso cambiare zona, cambiare vicinato, abitudini. Cambiare casa significa uscire dalla zona di confort più intima che abbiamo, la nostra casa. Ecco perché ricavare una stanza in più  dalla cucina è un’opzione da tenere in considerazione seriamente, senza lasciarsi condizionare dalle nostre abitudini e da ciò che per noi è ovvio.

Abitando anni in una stessa casa si tende a considerarne gli ambienti come predestinati a conservarne per sempre la propria funzione. La cucina dovrà rimanere sempre lì perché lì l’abbiamo vista sempre…
Non è sempre vero, ricavare una stanza in più dalla cucina è possibile quando la cucina è abitabile, e la maggior parte delle cucine lo sono. Certo è un intervento che prevede delle difficoltà, ma se consideriamo le difficoltà come sfide è appagante riuscire a superarle.

Entriamo ora nel merito del nostro progetto di trasformazione di un appartamento per ricavare una camera in più

In azzurro la pianta dello stato di fatto, in alto a sinistra la cucina che abbiamo trasformato in una cameretta.
A destra la pianta di confronto tra stato di fatto e progetto, con i muri demoliti in giallo e i muri nuovi in rosso.

L’appartamento che abbiamo ristrutturato aveva un immenso ingresso, caratteristica comune negli stabili anni 70. A sud era disposto il soggiorno, verso nord ( in alto a sinistra) la cucina abitabile, dotata di un balconcino affacciato sul cortile condominiale. Dall’ingresso poi si passava al disimpegno con la zona notte e un unico grande bagno.

L’intervento richiesto in fase di sopralluogo dai simpaticissimi proprietari era quello di ricavare una stanza in più, dato che le due figlie crescevano e richiedevano ognuna più privacy e intimità.

Modello volumetrico della proposta di progetto: come si vede anche dai differenti pavimenti, il locale in alto a sinistra diventa una terza cameretta. La cucina si sposta in soggiorno nello spazio prima occupato dal grande ingresso, che ora si differenza visivamente solamente con il colore blu della parete. Il corridoio si riduce e determina il nuovo taglio distributivo.

In rete ci sono tante soluzioni per aumentare lo spazio in casa e ricavare una camera in più,  come pannelli che si aprono a libro, divisori interni, paraventi. Ma sono davvero soluzioni definitive? Si riesce a garantire la necessaria richiesta di privacy con dei paraventi? Si riesce a fornire la giusta quantità di luce e aria a entrambi gli spazi?

Dalla nostra esperienza il modo migliore per trasformare un bilocale in trilocale è sicuramente quello di modificare la stanza prima destinata alla cucina e di ricavare una camera in più!

L’angolo cottura ricavato nel soggiorno permette di trasformare la stanza prima destinata alla cucina e di ricavare una camera in più. La parete blu permette di differenziare visivamente la zona di ingresso all’appartamento che prima occupava una vasta superficie.
L’angolo cottura spostato in soggiorno e ricavato nella zona prima occupata dal grande ingresso. Il pilastro per ovvi motivi non poteva essere rimosso ma ha ha giocato a nostro favore dividendo visivamente l’ambiente soggiorno e diventando parte integrante della libreria.

Perché è possibile trasformare la cucina in una camera:

Ci sono vari fattori da considerare e verificare quando si vuole trasformare una cucina in camera, solitamente però si parte da una base favorevole:

  • La cucina è un ambiente generalmente rivolto a nord e dotato di finestra, anzi il più delle volte di una portafinestra con annesso balconcino. Non ci sono pericoli quindi con il rispetto dei requisiti di igienicità richiesti. I rapporti aeroilluminanti sono nella maggior parte dei casi soddisfatti.
  • La dimensione della cucina è solitamente inferiore a quella di una camera, tuttavia generalmente se si hanno a disposizione almeno 7 mq (da verificare con i regolamenti edilizi locali) è possibile ottenere un locale con destinazione studio.
  • La cucina appartiene alla zona giorno e risulta solitamente distaccata dalla zona notte tramite un “filtro” che è il disimpegno. Tuttavia la normativa non vieta di far comunicare direttamente la camera con il soggiorno. L’unico ambiente che deve essere disimpegnato è il bagno.
  • -La cappa sopra la cucina per allontanare gli odori non è sempre richiesta (da Regolamento Edilizio di Milano); optando per una piastra elettrica a induzione non si sviluppano gas incombusti di conseguenza nella maggior parte dei comuni si può mettere una cappa filtrante a carboni attivi al posto della cappa aspirante (sicuramente più efficiente, ma che necessita di una canna fumaria solitamente sfociante sul tetto)

Principali problematiche nel trasformare la cucina in una camera:

Allo stesso modo ci sono dei problemi che bisogna risolvere per ricavare una stanza in più dalla cucina.

  • La cucina, solitamente confinante con il bagno, sfrutta le stesse colonne per gli scarichi e ventilazione.  La possibilità di spostare la cucina e di conseguenza gli scarichi è un fattore importantissimo.
  • Molte volte in cucina è presente lo scaldabagno e/o il contatore del gas.  Per ragioni di sicurezza bisogna prevedere di spostare esternamente il contatore (o se possibile di togliere definitivamente il gas e rendere totalmente elettrico l’appartamento). Quest’ultimo intervento comporta individuare in casa la posizione più idonea per il boiler dello scaldabagno.
  • Bisogna ricordare, se si abita un condominio, che sopra e sotto continueranno a esserci le cucine dei vicini. Qualche accorgimento per aumentare l’isolamento acustico potrebbe essere un intervento da prendere in considerazione, in particolar modo se la stanza ricavata diventerà la cameretta di un bambino.
  • Un punto importante, dato per scontato fino ad ora ma che è giusto ricordare: ricavare un angolo cottura in soggiorno per dare una stanza in più alla casa comporta delle modifiche importanti che prevedono necessariamente lo spostamento di numerosi impianti. Impianti che solitamente hanno sede nel pavimento.
    Da tenere in considerazione dunque la probabile necessità di dover sostituire i pavimenti e da valutare a questo riguardo la presenza o meno del riscaldamento a pannelli radianti a pavimento.

Trasformare questi problemi e ricavarne spunti progettuali è la sfida che ci stimola ogni volta che affrontiamo un nuovo incarico.

Per la progettazione dei nuovi spazi è stata fondamentale la collaborazione con la falegnameria Interia Living che ci ha supportato in ogni fase della ristrutturazione.
E’ sempre un piacere lavorare con Chiara, Cristian e tutti i ragazzi dello staff!

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Informazioni su Arch. Luca Maioli

Architetto specializzato in Conservazione del Patrimonio Architettonico ha collaborato con studi di architettura a Milano, Roma e presso l'Instituto de Restauración del Patrimonio (IRP) a Valencia in Spagna, per la quale ha seguito diverse pubblicazioni circa le tecniche premoderne. Dal 2010 con l'accreditata Agenzia CasaClima matura un sempre maggiore interesse per la sostenibilità energetica e ambientale. Attualmente da libero professionista collabora con varie imprese artigiane nella progettazione e ristrutturazione di immobili e cura le pubblicazioni di Lacasapensata.

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