Sanatoria opere abusive: come regolarizzare con le giuste pratiche edilizie
Per la famiglia P. l’acquisto della loro nuova casa è stata un’esperienza lunga e travagliata. Il problema principale era che lo stato di fatto della casa al momento dell’acquisto, ossia la disposizione dei muri interni, non corrispondeva alle piantine depositate al catasto e all’ufficio tecnico in comune.
A differenza del progetto autorizzato infatti il bagno esistente era molto piccolo , in cucina era presente una piccola scala a chiocciola per scendere nel seminterrato e il salone era troppo grande rispetto alla luce che poteva ricevere dall’unica finestra presente. Questa la situazione dentro casa, nel piccolo cortile interno invece era stato costruito un box abusivo, senza ovviamente comunicare nulla in comune.
Il notaio per procedere con l’atto di acquisto richiedeva che si regolarizzassero tutti gli abusi, ma come fare? In cosa consiste la sanatoria opere abusive?
Stiamo parlando qui di piccole opere abusive, non certo di nuove costruzioni edificate senza permessi o eco-mostri, ma tutta quella serie di interventi non autorizzati o semplicemente non comunicati che poi al momento di vendere o acquistare casa mettono i bastoni tra le ruote. Piccoli interventi come demolire il corridoio per ingrandire il soggiorno, alzare un muro interno per ricavare due camere dove ne era prevista una, aggiungere o levare un bagno, chiudere il balcone con una veranda…
Intanto è necessario chiarire una cosa: la sanatoria opere abusive NON è semplicemente una regolarizzazione di abusi edilizi eseguiti a dispetto delle leggi!
Si può sanare un abuso solo se la nuova situazione che si è venuta a creare rispetta le norme presenti nel regolamento edilizio e di igiene, altrimenti l’unico intervento possibile è la demolizione.
Non è vero dunque che basta sanare l’abuso e pagare una sanzione per renderlo legale; è un requisito fondamentale perchè avvenga la regolarizzazione che vi sia conformità dei progetti e delle opere.
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Un esempio di abuso edilizio opere interne:
Nel caso dei signori P. , nella loro futura casa gli venivano contesti nell’ordine:
- Il bagno era più piccolo di 3,5 mq, si doveva ingrandire per essere a norma, come previsto da Regolamento Locale di Igiene Titolo III.
- In cucina era presente una scala a chiocciola troppo piccola e fuori norma, doveva essere demolita e ricostruito il solaio.
- Il soggiorno doveva essere rimpicciolito perchè la finestra non bastava per il rapporto aeroilluminante minimo richiesto di 1/10.
- Si doveva demolire il box auto in cortile, a meno che non si trasformasse in semplice tettoia abbattendo i muri laterali.
Come fare dunque per regolarizzare gli abusi edilizi perpetuati dai precedenti proprietari di casa? Basta aggiornare la piantina catastale per risolvere la difformità? E quali pratiche edilizie servono?
Prima di tutto, la piantina catastale NON DEVE essere la SOLA a corrispondere allo stato di fatto, è necessario che anche l’ultima licenza edilizia sia conforme.
Nel caso non lo fosse, prima di aggiornare il catasto (che è un’operazione che si deve fare SEMPRE a opere concluse), bisogna presentare una CILA sanatoria opere abusive per aggiornare così la licenzia edilizia.
Clicca qui per la modulistica (Competenza SUE)
CILA = Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, che cos’è e quando serve.
Nella CILA in sanatoria a Milano, sempre che l’abuso rispetti le norme dettate da regolamento di igiene, bisogna versare una sanzione prevista di 1000 Euro e allegare i disegni a confronto di stato concessionato (lo stato di fatto prima dell’abuso) e stato di fatto attuale.
C’è poi la possibilità di dimezzare la sanzione dichiarando che i lavori non sono terminati ma sono ancora in corso.
Nel caso invece l’abuso abbia determinato delle condizioni irregolari, come nell’esempio sopra riportato, quindi bagno troppo piccolo, scala fuori norma, soggiorno privo dei rapporti aeroilluminanti, allora bisogna presentare presentare una nuova pratica denominata Permesso di Costruire in Sanatoria (PDC), in cui si deve indicare;
- La situazione conforme all’ultima licenzia edilizia
- Lo stato di fatto riscontrato con evidenziati gli abusi edilizi realizzati e fuori norma
- Lo stato di progetto conforme a regolamento edilizio e regolamento di igiene.
Quanto costa la CILA sanatoria opere abusive Milano
Per presentare una CILA in sanatoria opere abusive a Milano, oltre ovviamente alla parcella dell’architetto o geometra incaricato, non sono previsti i diritti di Segreteria.
Tuttavia è necessario pagare una sanzione per poter protocollare le pratiche.
Le sanzioni come si può vedere nello stralcio di modulo CILA sopra riportato sono di due tipi:
-
Sanzione per opere ancora in corso: 333 Euro
-
Sanzione per opere terminate: 1000 Euro
Rispetto agli anni passati l’importo delle sanzioni è aumentato in maniera esponenziale, tuttavia la CILA sanatoria opere edilizie rimane lo strumento più rapido ed indolore per risolvere i piccoli abusi edilizi. Se invece gli abusi hanno comportato un aumento di SLP la situazione ed il livello di gravità cambia, essendo sempre necessario un Permesso Di Costruire in sanatoria (PDC).
Come regolarizzare un abuso al catasto con un aggiornamento catastale
Una volta protocollata la CILA in sanatoria all’ufficio tecnico del comune di appartenenza, occorre sanare l’abuso al catasto facendo un dovuto aggiornamento catastale.
Da poco è possibile aggiornare la planimetria di un fabbricato solamente online utilizzando un programma denominato DOCFA. Solo un tecnico abilitato alla presentazione di documenti al catasto e munito di firma digitale può procedere con l’aggiornamento catastale.
Il costo medio per un aggiornamento catastale si aggira sui 300 Euro, per una valutazione più corretta occorre poi valutare il caso specifico.
Ecco spiegato in un articolo in cosa consiste l’Aggiornamento Catastale e come si deve procedere. Per maggiori informazioni clicca QUI o sull’immagine.
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Buonasera sera sto per acquistare una casa dove nel piano seminterrato è stato ampliato il volume di circa 22 mq ed ora la proprietaria ha in corso una sanatoria presentata il 15 di maggio. Secondo l’architetto in comune è passata ed ora spetta alla regione Lombardia dare il verdetto per la paesaggistica. Quanto tempo tecnicamente occorre? Potrebbe non passare? Grazie
Vorrei regolariizzare lavori in casa esattamente 2 muri per separare ambienti un bagno fatto nella lavanderia ed un veranda chiusa,vivo nel comune di cascina Pisa , e’ possibile e che iter dovrei seguire?Grazie…..
Buongiorno,
per i due muri non ci dovrebbe essere problema, a patto che vengano rispettati i rapporti aeroilluminanti e superfici. Per quanto riguarda il bagno, questo deve avere l’antibagno e rispettare le dimensioni minime, mentre la lavanderia di solito non ha antibagno. Ci potrebbero essere dei problemi invece per la veranda chiusa perchè è un’operazione che prevede un aumento di slp ed un cambio ( se pur minimo) della facciata. Non è detto che sia possibile quindi, ci sono vari parametri da controllare.
Per quanto riguarda l’iter, con un permesso di costruire in sanatoria fa tutto. Le consiglio comunque di rivolgersi ad un tecnico in maniera tale da prendere un appuntamento all’ufficio tecnico del suo comune.
Un saluto