Archivi categoria: Pratiche edilizie

DEPOSITARE UNA CIILA PRIMA DEL ROGITO

Presentare una CILA prima del rogito

Come depositare una pratica edilizia e iniziare i lavori di ristrutturazione prima della data del rogito

Si può presentare una CILA prima del rogito, ossia quando ancora non si è ancora proprietari di un immobile? Questo è un grande dubbio che attanaglia in molti che si vedono costretti a ritardare i lavori di ristrutturazione perchè la data del rogito è lontana.
Le cause possono essere moltissime, un abuso venuto fuori all’improvviso e il perito della banca che blocca il procedimento, un’indisposizione improvvisa di chi vende, i tempi biblici del notaio dell’agenzia immobiliare…

Quando è proprio necessario presentare una CILA prima del rogito

Ultimamente mi è capitato un caso molto particolare, purtroppo uno dei proprietari dell’immobile che stava per acquistare una mia cliente è venuto a mancare. Che fare dunque? La cliente nel frattempo aveva venduto casa propria e la doveva lasciare, il rogito era questione di giorni, ma questa tragedia ha dovuto posticipare tutto a compromesso fatto e registrato.
Aspettare la data del rogito per poter cominciare i lavori era proprio fuori discussione, era necessario presentare la CILA prima del rogito e iniziare la ristrutturazione.

Il titolare della CILA è sempre e comunque il proprietario?

Cominciamo chiarendo un punto fondamentale: una cosa è il titolare della CILA o di una pratica edilizia, una cosa è il proprietario dell’immobile da ristrutturare.
Prendiamo l’esempio di chi vive in affitto.
Anche chi vive in affitto ha diritto a fare dei lavori a casa ed in quanto titolare della pratica edilizia ha diritto alle detrazioni fiscali, a patto ovviamente che il contratto di affitto sottoscritto lo preveda e che il proprietario firmi una delega ad effettuare i lavori.

Lo stesso discorso vale per i futuri acquirenti; chi si è compromesso a comprare casa ha la possibilità di essere titolare di una CILA, basta allegare alla pratica edilizia i giusti moduli.

Nel comune di Milano il modulo che serve per presentare una CILA prima del rogito si trovano sul sito del comune a questo link , che si trova nella sezione allegati nella pagina relativa alla Modulistica Edilizia.

E se la data della fattura è anteriore a quella di inizio lavori? Leggi l’articolo completo

Dunque allegando il modulo di DELEGA il proprietario delega il titolare della pratica a presentare appunto una pratica edilizia a suo nome, titolare che assume ovviamente tutte le responsabilità del caso.
In caso di abusi edilizi o se qualcosa dovesse disgraziatamente andare storto con la sicurezza, è il titolare a risponderne non il proprietario, che con la delega si scarica da ogni responsabilità.

Si ha diritto alle detrazioni fiscali quando si deposita la CILA prima del rogito?

Nella guida dell’Agenzia delle Entrate si legge chiaramente che si ha diritto alle detrazioni fiscali nel caso sia stato fatto regolare compromesso registrato.

Ora che ci siamo levati anche quest’ultima perplessità, possiamo cominciare i lavori di ristrutturazione in serenità, basta presentare la CILA prima del rogito allegando il modulo di Delega!

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Normativa per aggiungere un bagno cieco

Guida per ricavare un secondo bagno: quali permessi e pratiche edilizie a Milano

La pratica di aggiungere un secondo bagno è molto diffusa negli appartamenti che progettiamo. Questo per una serie di motivi: le case sono sempre più piccole e il numero di abitanti delle nostre città è sempre maggiore.
Che sia un bagno privato per la camera matrimoniale o un secondo bagno per tutta la famiglia, inserirlo nella progettazione di un appartamento non è sempre facile.

Vediamo quindi quali sono le regole da rispettare e la specifica normativa per aggiungere un bagno cieco a Milano.

Quale normativa per aggiungere un bagno cieco a Milano

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Assistenza alla compravendita immobiliare

Consigli e suggerimenti per andare al rogito senza brutte sorprese.

Il servizio di assistenza alla compravendita immobiliare è un ottimo aiuto per acquistare consapevolmente un immobile.
Sapere di poter affrontare le spese per un’eventuale ristrutturazione e rispettare il budget è il modo migliore per evitarsi brutte sorprese.
L’acquisto della casa corrisponde infatti, per la maggior parte delle persone, al più grosso esborso di denaro che si deve affrontare nel corso della vita.
Per questo motivo non va affrontato alla leggera per arrivare al rogito con la giusta consapevolezza.

Basta affidarsi solo ad un’Agenzia Immobiliare o conviene chiedere una consulenza ad un tecnico?

Sicuramente rivolgersi ad una Agenzia immobiliare riconosciuta ed apprezzata aiuta ad evitarsi brutte sorprese, ma conviene davvero affidarsi solamente all’onestà di un singolo operatore immobiliare quando si acquista casa?
Le Agenzie Immobiliari, se lavorano con coscienza, dovrebbero tutelare gli interessi sia di chi compra sia di chi vende, ma non sempre è così purtroppo.
E anche se si dovesse incontrare un agente preparato e onesto, rimane il fatto che i mediatori immobiliari non sono tecnici, quindi difficilmente sapranno apportare sempre le giuste valutazioni.

Come verificare se la documentazione di una casa è in regola per essere acquistata?

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detrazioni per ristrutturare casa

Detrazioni per ristrutturare casa

Quali detrazioni per ristrutturare casa sono previste nel 2020

Tutte le informazioni riguardanti le detrazioni per ristrutturare casa sono contenute nelle guide che l’Agenzia delle Entrate puntualmente pubblica ogni anno.
Questo articolo ovviamente non vuole sostituire la guida, che è il solo organo ufficiale a rilasciare informazioni, ma ha lo scopo di riassumere e semplificarne la lettura.

La casa è un bene di primaria importanza!


Come risaputo le agevolazioni fiscali dedicate alle ristrutturazioni edilizie costituiscono una valido incentivo verso chi vuole rinnovare la propria casa.
Le detrazioni fiscali sono risultate essere di grosso aiuto, non solo per risollevare un settore in difficoltà e riattivare l’economia, ma anche e per consentire a molti di migliorare la propria qualità di vita.
Mai come ora infatti, reclusi a causa di un virus che ha immobilizzato mezzo mondo, la casa è considerata di fondamentale importanza, e il semplice fatto di potersi permettere di vivere in un ambiente sano e piacevole è l’unica sicurezza che abbiamo.

Quali sono le principali detrazioni per ristrutturare casa

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regolarizzare casa per la vendita

Regolarizzare casa per la vendita

Come sanare e non avere problemi in fase di rogito

Sempre più spesso vengo contattato a trattative in corso quando è necessario regolarizzare casa per la vendita.
Poco prima che venga il perito della banca a verificare che l’appartamento sia conforme ecco che puntualmente si presenta i problema.
Si direbbe che è proprio vero il detto “prima o poi tutti i nodi vengono al pettine”; purtroppo però il più delle volte la responsabilità delle opere realizzate senza permesso non è di chi mi chiama, ma dei vecchi proprietari!

Dico purtroppo perchè agli uffici tecnici non importa chi è stato a realizzare l’abuso. Ciò che interessa è che la situazione venga regolarizzata, e per farlo va da sè che bisogna affrontare una sanzione.

Facciamo un pò di chiarezza sul significato dei termini principali per comprendere meglio cosa bisogna nello specifico per regolarizzare casa per la vendita.

  • Cosa si intende per Regolarità Urbanistica?
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Comunicazione inizio lavori Pavia

Quali strumenti per capire gli interventi permessi

Sapere quali interventi e quali lavori sono permessi è fondamentale quando si deve presentare una comunicazione inizio lavori a Pavia. Lo strumento principe e che ogni comune mette a disposizione all’interno dei propri siti è il PGT, ossia il Piano di Governo del Territorio, il quale si compone tra le altre cose del Piano delle Regole (PDR).
La consultazione del PGT non è sempre agevole, poichè ogni Comune mette online i propri documenti ogni volta in maniera diversa e non sempre è facile individuare quali sono le piante che bisogna consultare.
Il Comune di Pavia ha un sito molto chiaro ed intuitivo, per lo meno l’area relativa al Piano di Governo del Territorio di cui ora andremo a parlare.

Come leggere il PGT di Pavia ed interpretare le indicazioni di piano

Cosa sapere per una corretta comunicazione inizio lavori Pavia.

Saper interpretare il PGT di Pavia non è complesso e non è appannaggio dei soli tecnici. Tutti possono sapere come viene considerato dall’ufficio tecnico comunale un determinato edificio.
La facilità di lettura del PGT del comune di Pavia, è sicuramente data dalla presenza all’interno dello stesso documento dei rimandi agli articoli delle Norme Tecniche di Attuazione.
Le NTA sono quel documento, facente parte del Piano delle Regole, che bisogna consultare quando si cerca quali interventi e quali lavori sono permessi in un determinato edificio una volta identificato in planimetria.

Nell’immagine sopra è riportato uno stralcio del PGT di Pavia, ma come si fa a sapere quali interventi è possibile realizzare ad esempio in Via Cardano a Pavia? Si può ad esempio aprire una nuova finestra? o realizzare una serra?

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insufflaggio murario

Insufflaggio murario

Spesso i nostri clienti hanno sentito parlare di insufflaggio murario e ci chiedono che cosa sia e se può essere adatto alla loro casa. Con questo post cercheremo di spiegare, cos’è, a cosa serve e quando conviene utilizzare l’insufflaggio.

Di origine nordamericana, la tecnica dell’insufflaggio serve a migliorare le prestazioni energetiche delle case, cosí come l’installazione di pannelli fotovoltaici.

L’insufflaggio consiste nell’iniettare dei materiali isolanti all’interno delle pareti esterne degli edifici. Grazie all’insufflaggio, le nostre case sono meno soggette alle condizioni climatiche esterne poichè l’isolamento termico mantiene più a lungo il calore (o il freddo) creato.

L’insufflaggio fa bene all’ambiente e al portafogli. E allora perchè non lo facciamo tutti?

La risposta breve è: perché non sempre è consigliato farlo.

Esistono vari tipi di interventi per migliorare le qualità termiche dei muri. L’insufflaggio sicuramente più economico rispetto al cappotto termico, ma funziona solo in determinati casi, altrimenti puó generare gravi danni alla vivibilità degli spazi.

L’insufflaggio genera dei benefici solo se progettato caso per caso bilanciando i vantaggi e gli svantaggi. Poiché come sempre nella vita, non è tutto oro quello che luccica, per fare delle scelte consapevoli conviene avere il supporto di un tecnico di fiducia.

Cerchiamo di vedere insieme quali possono essere quindi i vantaggi e gli svantaggi dell’insufflaggio.  Per farlo bisogna presentare alcuni concetti poco chiari ai non addetti.

In primo luogo, non tutti gli edifici sono insufflabili.

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documenti chiedere all' impresa edile

Quali documenti chiedere all’impresa edile

Che documenti deve avere l’impresa edile che ristruttura?

Prima di affidare i lavori di ristrutturazione ad un’impresa edile, soprattutto se non ci si affida ad un tecnico di fiducia, è buona cosa sapere quali sono i documenti da farsi consegnare.

  1. IL CONTRATTO

    Quali documenti chiedere all’impresa edile:
    Tra di documenti da farsi consegnare dall’impresa edile il più importante è sicuramente il contratto scritto, con indicati i costi unitari e a corpo di ogni lavorazione. É importante che ci sia sempre un accordo scritto perchè le lavorazioni possono cambiare in corso d’opera ed entrambe le parti si devono tutelare. É consigliabile indicare una data di fine lavori e contestuale consegna dell’immobile. Se un ritardo comportasse un qualsiasi tipo di problema, chiedere una penale all’impresa edile per ogni giorno di ritardo. Ovviamente se durante i lavori ci sono stati degli extra non previsti che hanno allungato i lavori bisogna tenerli in considerazione.

  2. DURC E VISURA CAMERALE

    Quali documenti chiedere all’impresa edile:
    Il termine DURC significa Documento Unico di Regolarità Contributiva ed è un documento che bisogna esibire in caso di controllo dell’Agenzia delle Entrate.
    In sintesi il DURC stabilisce che l’impresa è in regola con i suoi pagamenti, quindi ci si può avvalere dell’impresa edile per la propria ristrutturazione.
    Il DURC è un documento che bisogna chiedere sempre all’impresa edile prima di ogni ristrutturazione. In assenza di tale documento si rischia di perdere le detrazioni e di risarcire le somme dovute.

     

    documenti dell'impresa edile
    Quali documenti chiedere all’impresa edile: il DURC è un documento fondamentale per non rischiare di perdere le detrazioni fiscali


    ATTENZIONE
    perchè il DURC ha una validità limitata!
    Essendo uno strumento di controllo, il DURC ha una validità limitata, quindi bisogna sempre controllare che rientri nel periodo di validità e che non sia scaduto.

    Altro documento da farsi consegnare dall’impresa edile è la visura camerale.
    La visura camerale non è un documento da esibire, ma contiene le informazioni necessarie per la compilazione delle pratiche edilizie, siano CILA, SCIA o PDC.

  3. COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI

    Quali documenti chiedere all’impresa edile:
    In ogni ristrutturazione è necessaria una comunicazione di inizio lavori, sia una CIL, una CILA, una SCIA o un PDC.
    Tante volte le imprese edili promettono costi azzerati per la redazione delle pratiche edilizie e dei permessi necessari. Per esperienza personale posso dire però che nella maggior parte dei casi le imprese edile passano la pratica ad un professionista esterno,  incrementando gli importi di ogni singola lavorazione per coprirne il costo.

    Chi promette pratiche edilizie a costo zero, o mente oppure lavora in forma gratuita…

    Recentemente una signora poi divenuta cliente  mi ha contattato perchè aveva interrotto i rapporti con la propria impresa edile per problemi vari. L’impresa si rifiutava di darle la comunicazione di inizio lavori consegnata in comune.

    In caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate ci sarebbero stati sicuramente dei problemi con le detrazioni fiscali.
    In breve, ho dovuto fare una visura in comune e recuperare una copia certificata della pratica edilizia consegnata, accorgendomi per di più che i lavori realizzati non erano del tutto conformi alla CILA presentata.

  4. CERTIFICATI DEGLI IMPIANTI

    Quali documenti chiedere all’impresa edile:
    In caso si sostituisca la caldaia, venga rifatto l’impianto elettrico o del gas, l’impresa incaricata deve consegnare sempre i certificati al committente. Questi certificati sono indispensabili nel caso si voglia ad esempio affittare casa, in quanto sono documenti da allegare al contratto.

    É un diritto del committente farsi consegnare i certificati degli impianti realizzati a casa propria, anche perchè non è possibile farli fare ad un tecnico differente da quello che ha realizzato l’impianto.

  5. DICHIARAZIONE ENEA

    Quali documenti chiedere all’impresa edile:
    Se l’impresa è stata incaricata di effettuare un lavoro che comporti la detrazione fiscale per risparmio energetico ( il caso più comune è la sostituzione degli infissi), a fine lavori bisogna fare la comunicazione ENEA.
    La comunicazione ENEA in sintesi è un documento che attesta e quantifica l’effettivo risparmio energetico raggiunto.  Assieme allo specifico bonifico è indispensabile per ottenere le detrazioni fiscali per risparmio energetico.

  6. AGGIORNAMENTO CATASTALE

    Quali documenti chiedere all’impresa edile:
    L’aggiornamento catastale è l’ultimo documento da richiedere all’impresa edile se questa offre un pacchetto chiavi in mano che comprende ristrutturazione+pratiche edilizie.
    L’aggiornamento catastale  si fa a fine lavori e serve per comunicare al fisco il valore della rendita catastale di un immobile.  La rendita si basa su vari parametri, tra i quali il numero di vani e la superficie, quindi in seguito ad una ristrutturazione può aumentare o diminuire. Non è detto che la situazione sia sempre peggiorativa, anzi…
    Nei comuni casi di demolizione dell’ingresso c’è una riduzione del numero di vani, quindi la rendita può diminuire.

Quali documenti chiedere all’impresa edile:

Questi sono tutti i documenti che l’impresa edile deve consegnare al committente nei casi di ristrutturazione di interni più comuni.
Un consiglio, se non ci si affida a un tecnico di fiducia, è tenerli sempre a mente, perchè un documento mancante può comportare la perdita delle detrazioni fiscali!

 

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Sanatoria per certificato di idoneità statica

Quando è necessaria una sanatoria per certificato di idoneità statica

Il Certificato di Idoneità Statica, abbreviato a  CIS, è un documento che come anticipa il nome stesso,  certifica  l’idoneità statica di un edificio.
Come sanno ormai bene gli amministratori di condominio attivi a Milano, questo certificato sarà obbligatorio  a partire dal 2019. La mancata presentazione del CIS comporta la non agibilità dell’intero stabile ed il conseguente crollo del valore immobiliare.
Come se non bastasse, la compravendita di un immobile sprovvisto di CIS non sarà possibile.

Dato l’approssimarsi della fatidica data, gli amministratori cominciano pertanto a portarsi avanti, chiedendo per tempo ai condomini di farsi consegnare le licenze edilizie degli appartamenti.
Con il termine licenza edilizia non si intendono le schede catastali, le quali non hanno valore probatorio, ma quelle comunicazioni inviate al comune nel caso siano stati affrontati dei lavori di ristrutturazione.

sanatoria per certificato di idoneita statica

Per licenze edilizie si intendono quindi le  vecchie DIA, o le più recenti SCIA, CIAL, CILA e PDC, tutte pratiche inviate dal tecnico che ha seguito la ristrutturazione presso gli uffici tecnici dei comuni ove sono depositate. 

Licenze edilizie alla mano, sarà possibile consegnarle al tecnico incaricato del condominio a compilare il certificato idoneità statica, in maniera tale che questo sia agevolato nel suo lavoro.
In caso contrario sarà costretto a ritardare oltremodo la verifica di ogni singolo appartamento.  Un processo se vogliamo già lungo di per sè a causa della sua complessità.

Detto questo, quando è necessaria una sanatoria per certificato di idoneità statica?  Quando il proprietario di un appartamento ha eseguito dei lavori senza comunicare nulla all’ufficio tecnico comunale.

Non sono rari i casi in cui un condomino ha ristrutturato il proprio appartamento senza inviare le dovute comunicazioni ma affidandosi unicamente ad un’impresa edile.
In questo caso l’unica soluzione per non rischiare di far perdere l’agibilità all’intero condominio è quello di sanare l’abuso con una sanatoria per certificato di idoneità statica.

Un abuso edilizio può essere sanato a Milano con una CILA o una SCIA in sanatoria, in dipendenza del tipo di intervento effettuato abusivamente.
Se si è intervenuti sulla struttura dell’edificio, demolendo ad esempio un muro portante, la sanatoria per certificato di idoneità statica si ottiene con una SCIA.
Se invece sono stati spostati solamente muri divisori non portanti occorre presentare una CILA in sanatoria.

Sono previste delle sanzioni per una pratica edilizia in sanatoria?

Per presentare una CILA in sanatoria o una SCIA in sanatoria sono previste ovviamente delle sanzioni.
La CILA in sanatoria prevede una sanzione di 1000 euro in fase di presentazione della pratica, mentre per la SCIA in sanatoria il discorso cambia.
La SCIA in sanatoria prevede infatti due passaggi, una prima sanzione di 500 euro circa da versare al comune al momento del protocollo della pratica, mentre è previsto un aggravio da parte dell’Agenzia delle Entrate nell’arco dei tre mesi successivi.
Quanto più l’abuso ha incrementato il valore dell’immobile tanto più elevato sarà l’aggravio.
Nella forma dunque il pagamento è dilazionato in caso di SCIA in sanatoria, ma nella sostanza alla fine la quota da versare a titolo di sanzione è più o meno la stessa se il valore dell’appartamento è ritenuto invariato.


Clicca qui per sapere di più sull’obbligo del Certificato di Idoneità Statica a Milano.


Come fare per ottenere una visura del proprio appartamento

Per sapere cosa è depositato al comune relativamente a casa propria occorre presentare una richiesta di accesso agli atti all’ufficio tecnico del proprio comune.
Previo il pagamento dei diritti di segreteria, sarà possibile ottenere l’ultima concessione edilizia depositata. Se invece interessa risalire direttamente agli atti di fabbrica, se l’edificio è stato realizzato prima del 1927, conviene recarsi direttamente all’archivio storico e in forma gratuita. Leggi come ricavare gli atti di fabbrica in archivio storico a Milano.

Il certificato di idoneità statica è un documento destinato a creare non pochi problemi a chi ha eseguito degli abusi edilizi, compromettendo l’agibilità di casa propria e dei vicini. Se serve presentare una richiesta di sanatoria per certificato di idoneità statica contatta lo studio Lacasapensata per un preventivo gratuito*.

*I sopralluoghi effettuati possono comportare un costo per  l’uscita del tecnico a seconda della posizione. 

 

 

 

 

 

 

 

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atti di fabbrica edificio

Come ottenere gli atti di fabbrica di un edificio

Recuperare gli atti di fabbrica edificio può essere un’operazione lunga e dolorosa…

(oppure può trasformarsi in una bella esperienza, dipende dall’edificio che si cerca)

La mia esperienza personale  all’Archivio storico di Milano

Tante volte mi è capitato di manifestare in questi miei articoli una certa soddisfazione per quanto riguarda la gestione in materia edilizia da parte del Comune di Milano.
Non c’è dubbio che sotto molti aspetti l’informatizzazione stia aiutando noi professionisti a svolgere il nostro lavoro con più rapidità.
Sebbene all’inizio è comprensibile che ci siano delle difficoltà ad accettare la novità da parte di molti colleghi, tutto sommato la direzione intrapresa penso sia quella giusta.

L’informatizzazione è doverosa in ogni settore e anche in questo, ma quando l’informatizzazione diventa spersonalizzazione non si migliorano le cose, anzi.

Sono stato contattato da un condomino di un edificio che voleva sapere con certezza se una costruzione presente in un cortile sotto le finestre del suo appartamento fosse in regola o abusivo.
La domanda che mi è stata posta era: ma gli atti di fabbrica edificio prevedevano il volume tanto odiato realizzato in cortile e quindi nascosto dalla via pubblica?
Il dubbio era grande, anche perchè la costruzione in questione somigliava più a una baracca che a un edificio ed era assente dall’elaborato planimetrico catastale.

Concessione edilizia edificio antico
Come ottenere i disegni tecnici originali depositati all’archivio Storico di Milano di un edificio costruito prima del 1927 in forma assolutamente gratuita. 

Occorreva risalire agli atti di fabbrica edificio, così con una comoda PEC ho provveduto ad inoltrare una richiesta visure atti di fabbrica al comune di Milano, previo pagamento dei rispettivi 25 euro previsti.
Questo era infatti il procedimento da seguire e che si legge sul sito del Comune di Milano: pagare, mandare la richiesta e aspettare almeno un mese.
La risposta alla mia mail è arrivata infatti dopo più di un mese.
Mi venne quindi comunicato che il documento richiesto era presente all’Archivio Storico presente nel cortile della Rocchetta al Castello Sforzesco.

Come ottenere gli atti di fabbrica edificio in giornata

L’edificio era anteriore al 1927, quindi come mi spiegò l’addetto gli atti di fabbrica edificio erano depositati in archivio storico e non nella sede centrale di Via Bernina.

La visita all’Archivio storico del Comune di Milano è stata una piacevole esperienza data l’atmosfera tipica delle vecchie biblioteche e da quella sensazione di ricercatore che si ha quando si sfogliano documenti risalenti a  più di cento anni fa.

Ciò che mi ha lasciato perplesso è stato venire a conoscenza del fatto che, se già si sa che l’edificio oggetto della ricerca è anteriore al 1927:
  • non è necessario mandare la richiesta in comune
  • non è necessario aspettare un mese per la risposta
  • non è necessario pagare i 25 euro richiesti dall’ufficio tecnico.

Ma allora perchè avevo dovuto aspettare tanto? Non potevano scrivere sul sito che se l’edificio era anteriore al 1927 bisognava recarsi direttamente all’archivio storico?

Se l’edificio che si sta cercando è stato realizzato prima del 1927 e servono gli atti di fabbrica bisogna semplicemente recarsi all’Archivio Storico di Milano situato al Castello Sforzesco e richiedere i documenti che servono a uno dei gentili addetti.

In meno di 10 minuti si avranno i documenti richiesti e sarà perfino possibile fotografare tutti i disegni che si vuole.

Questo articolo non vuole essere una denuncia, vuole solamente aiutare chi cerca i disegni tecnici originali di un edificio antico senza che questo si senta ad un certo punto preso in giro.  A Milano il servizio c’è ed è efficiente, basta solo un pò più di informazione!

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